Leonardo Calistri (Capogruppo Firenze Democratica): “Il piano del Verde doveva essere approvato, congiuntamente, col Piano operativo”

“È mancata la fase della partecipazione dopo i piani adottati, con i cittadini e anche con i consigli di quartiere”

“Siamo arrivati oggi alla fine di un percorso importante che questa amministrazione ha avviato poche settimane prima dell’esplosione del Covid. Ricordo una Commissione in sede congiunta nel Salone dei 500, a fine inizio gennaio 2020, dove l’assessora Del Re ci illustrò la delibera di avvio del procedimento per la redazione del nuovo piano strutturale e operativo, e per la redazione del primo piano del verde. Un procedimento – continua il capogruppo di Firenze Democratica Leonardo Calistri – che poi è passato in mezzo a due anni di Covid, ad un percorso di partecipazione che in parte era online perché era impossibile riunirsi, ad accordi di ricerca con l’Università che tardavano a partire perché erano bloccati i soldi necessari per avviarli, a cambi di Direttore di varie direzioni, con posti rimasti vacanti a lungo tempo.
Quella delibera di giunta con cui si dette avvio al procedimento era una delibera particolare rispetto alle altre delibere di avvio degli strumenti urbanistici comunali degli anni passati.
L’ex assessora Del Re, infatti, aveva dato congiuntamente l’avvio al procedimento per la costruzione del Piano Operativo e a quello del Piano del Verde. Ci dispiace che ad oggi, a 20 giorni dalla fine dell’operatività di questo Consiglio, del piano del verde si sia perso le tracce e non sia stato neppure adottato.

All’interno del volume delle osservazioni della Regione Toscana l’Amministrazione aveva garantito che sarebbe stato approvato congiuntamente con il Piano operativo.
Quel piano doveva essere la costola più importante per mettere nero su bianco la volontà dell’amministrazione di cambiare approccio verso il verde urbano, non considerandolo più un arredo urbano ma una infrastruttura verde su cui costruire le città.
Una città più verde è anche una città più giusta e, purtroppo, questa visione non è stata portata a compimento.
Ringraziamo gli uffici per il lavoro svolto in queste settimane, un lavoro non facile anche per la mancanza di un esponente politico in commissione che illustrasse le decisioni prese sulle osservazioni formulate.

È mancata la fase della partecipazione dopo i piani adottati, con i cittadini e anche con i consigli di quartiere, le cui osservazioni in sede di adozione peraltro sono state largamente disattese, al pari di quelle del gruppo Pd.
Le scelte successive compiute hanno altresì disatteso la visione di una città pubblica, di una città più verde e giusta che era stata delineata dall’assessora Del Re, e condivido tutte le perplessità sui vari punti toccati dal consigliere Piccioli nel suo intervento.
Speriamo dunque che i nostri emendamenti siano accolti, perché altrimenti – conclude il capogruppo di Firenze Democratica Leonardo Calistri – nel piano resteranno scelte incoerenti e non condivisibili con quella visione, e perché tutto il percorso post adozione è stato difficile. Un percorso che la città non meritava. Ci impegniamo e impegneremo per un diverso metodo di governo e per continuare a far sentire la nostra voce, sempre più convinti della necessità di uno spazio di libertà e di discussione che da tempo manca in questa amministrazione”. (s.spa.)

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