Razzanelli (FI): “Un buco nel Bilancio dello Stato Italiano dal mancato pagamento delle imposte”

Il pagamento del saldo delle imposte 2019 e dell’acconto per quelle del 2020 è stato prorogato più volte da questo Governo.

Per questo motivo – spiega il consigliere comunale di Forza Italia Mario Razzanelli – vorrei chiedere al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte di comunicare le stime su quanto verrà a mancare dal bilancio dello Stato a causa delle imposte che le imprese non pagheranno, o pagheranno in misura ridotta, stante la fortissima contrazione dei fatturati e degli utili del 2020.

E’ facile supporre che la maggioranza delle imprese italiane, nel 2020, fatturerà molto meno rispetto all’anno precedente. Tutti i soggetti d’imposta sono chiamati a pagare il saldo delle imposte dovute per il 2019 e l’acconto per il 2020. Ragionevolmente tutti pagheranno il saldo per il 2019 ma l’acconto delle imposte per il 2020, che normalmente è pari al 100% dell’imposta netta dell’anno precedente, per la maggioranza dei soggetti sarà nettamente inferiore, oppure pari a zero.

Questo meccanismo si ripeterà in forma più grave l’anno prossimo quando sarà dovuto il saldo delle imposte per il 2020 e l’acconto per il 2021.

Mi domando perché Giuseppe Conte ed il suo Governo con i suoi 65 consulenti – continua Razzanelli – non abbia ancora fatto delle stime su quante risorse verranno a mancare nel bilancio dello Stato e, se le ha fatte come ritengo, perché non le ha rese pubbliche. Quanti miliardi di euro mancheranno? Perché questo buco di bilancio non è stato ancora considerato? Il Governo come intende finanziarlo? Quanti miliardi di Euro, di quelli a fondo perduto, che ci darà l’Europa sono necessari per coprire questo buco di bilancio?

A me non risulta che né il presidente del Consiglio né i ministri competenti abbiano sino ad oggi comunicato questi numeri che invece gli italiani hanno il diritto di sapere. Oppure viene il dubbio – conclude Mario Razzanelli – che non si siano stati comunicati perché non si volevano spaventare gli italiano prima delle elezioni regionali e del referendum”.

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