“Pace e Rivoluzione”, giovedì 13 luglio a Palazzo Vecchio partendo dal libro di Fausto Bertinotti e Marco Guzzi riflessioni sulla necessità di pace e di giustizia sociale

Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani, organizzatore dell'evento: "Un momento di riflessione sulla propaganda di guerra, lo svuotamento dei valori occidentali, la necessità di giustizia sociale"

Non solo la presentazione del nuovo libro scritto da Fausto Bertinotti e Marco Guzzi "Pace e Rivoluzione", ma, secondo il presidente del Consiglio comunale Luca Milani, organizzatore dell'evento, "un momento di riflessione su dove stia andando l'umanità in questo primo quarto di secolo; la necessità di una nuova azione politica di pace e trasformazione del mondo per una rinnovata umanità che sia capace di coniugare progresso tecnologico ed economico con la solidarietà e la giustizia sociale".

Milani, giovedì 13 luglio alle 17.30 nel Salone de’ Dugento di Palazzo Vecchio, aprirà l'evento con i saluti istituzionali. Seguiranno gli interventi di Fausto Bertinotti, sindacalista, già Presidente della Camera e segretario del PRC e Marco Guzzi, poeta filosofo docente, autori del libro. A moderare l'incontro, Dimitri D'Andrea, docente di filosofia politica dell'Università di Firenze.

"È evidente a tutti - dichiara il presidente Milani - che sia inderogabile percorrere il cammino della Pace, non solo per la guerra in Ucraina, ma per una rinnovata umanità, perché prendendo a prestito le parole di Padre Balducci in questo centenario dalla nascita, l'umanità del futuro o sarà in pace o non sarà. Perché ci sia pace tra gli uomini occorre però cambiare modello di sviluppo. L'attuale modello di civiltà basato sul consumo che comporta la compromissione radicale dell'equilibrio del pianeta e dell'ambiente vitale per l'uomo, non è più sostenibile, anche perché si porta dietro disuguaglianze sociali e ferite profonde che non si rimarginano.

Per questo, giovedì prossimo, non si presenterà solo un libro ma, proprio nel luogo che accoglie l'assemblea dei rappresentanti del popolo a Firenze, rifletteremo sulla profonda crisi nella quale siamo tutti entrati e dalla quale potremmo uscire solo con un cambiamento radicale. Crediamo che un nuovo orizzonte, una rivoluzione della pace e dei valori propri del socialismo e del cristianesimo sia ancora possibile; e vogliamo agire in questa direzione. 

Per questo invito tutti i cittadini di Firenze interessati ad essere costruttori di pace a partecipare". (fdr)

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