Maggio Musicale, interrogazione di Sinistra Progetto Comune

Interrogazione urgente

Gruppo consiliare: Sinistra Progetto Comune

Soggetto proponente: Dmitrij Palagi, Antonella Bundu

Oggetto: Al Maggio Musicale il Sovrintendente si inventa i lavoratori a prova di virus?

Il sottoscritto Consigliere comunale, la sottoscritta Consigliera comunale,

Appreso da “La Repubblica” del 25 agosto 2020 delle dichiarazioni del Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino [https://www.repubblica.it/cronaca/2020/08/25/news/morale della_favola_ coronavirus_teatro_opera-265397630/], in merito a una ripresa delle attività dell’ente, che implicherebbe:

  • Una forte esposizione al rischio pandemico Covid-19 per una categoria lavorativa identificata con un codice rosso, corrispondente alle persone che svolgono il ruolo di cantanti solisti e di componenti di coro, a cui si chiederebbe di non rispettare alcun distanziamento e di non indossare le mascherine;

  • Un costante monitoraggio degli/delle appartenenti a tale categoria di lavoratori, con continui test sierologici imposti, che potrebbero pertanto costituire un trattamento sanitario obbligatorio;

  • L’applicazione in Italia di un protocollo sanitario che sarebbe stato utilizzato dal festival di Salisburgo e che sarebbe asseritamente “a prova di virus” (senza alcun riferimento alle metodologie clinico-sanitarie applicate - pertanto affermazione priva di fondamento scientifico e non recepibile in termini di sicurezza sanitaria sui luoghi di lavoro);

Ricordato come il Festival di Salisburgo si tenga dal 1° al 30 agosto, quindi per un periodo di tempo limitato a solti trenta giorni e in condizioni meteo-climatiche particolari, mentre il Sovrintendente parla di una vera e propria ripresa delle attività ordinarie, che prevederebbero il distanziamento di sicurezza del solo pubblico, ma una totale assenza di misure di prevenzione per chi lavora, quasi non fossero tutti esseri umani;

Rivelato il carattere di estrema urgenza, dato che la ripresa delle attività sarebbe già prevista per il 7 settembre 2020 e considerato come non si possa assolutamente ritenere superata la situazione pandemica che tutt’ora permane, come più volte evidenziato ogni giorno anche dal Governo e delle Autorità sanitarie;

INTERROGANO IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE PER SAPERE

Se siano stati informati, quando e in che termini, relativamente alle decisioni sulle condizioni di ripresa delle attività del Maggio Musicale, con particolare riferimento alle condizioni di sicurezza sul luogo di lavoro in relazione alla pandemia Covid-19, nonché, in caso affermativo, se abbiano condiviso e ritengano corretto, sotto ogni profilo, quanto riportato sulla stampa succitata;

Se abbiano intenzione di intervenire per evitare che il Maggio Musicale Fiorentino riprenda le attività con l’assenza – rivendicata dal Sovrintendente - del distanziamento e dell’uso delle mascherine, sottoponendo alcune categorie lavorative a un maggior rischio, veicolando un errato messaggio – privo di riferimenti scientifici - che si spinge a indicare impossibili contesti “a prova di virus”;

Se, con riferimento ai “protocolli austriaci” citati dal Sovrintendente, nelle dichiarazioni della succitata stampa:

  • Le diverse Autorità sanitarie coinvolte (in primis il Ministro della Salute, ma anche quello del Lavoro per quanto di sua competenza, nonché il Presidente della Giunta regionale toscana ed il Sindaco del Comune di Firenze) siano state preventivamente informate dell’applicazione di norme di uno stato estero, per quanto comunitario, in luogo delle disposizioni nazionali vigenti;

  • In caso affermativo, se tali “protocolli” siano stati validati scientificamente ed autorizzati, nonché quale che corrispondenza ci sia rispetto alle misure che intende adottare il Maggio Musicale;

Che tipo di confronto ci sia stato tra il Maggio Musicale, le organizzazioni sindacali e le autorità sanitarie e se sia stato prefigurato che tali trattamenti sanitari previsti per alcune categorie lavorative sarebbero da ritenersi obbligatori;

Sulla base di quali norme e attraverso quali procedure verrebbe deciso di mettere le persone a rischio per la propria salute e poi le si costringerebbe a sottostare al monitoraggio deciso dalla parte datoriale.

Il Consigliere comunale, Dmitrij Palagi

La Consigliera comunale, Antonella Bundu

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