Laura Sparavigna (Presidente Commissione Istruzione, Formazione e Lavoro): “Il valore dell’istruzione e dell’educazione per mantenere attivo un ricordo e la memoria”

“Oggi è la giornata internazionale dell’educazione che è stata istituita dalle Nazioni Unite. In quanto istituzione – ha detto la presidente della Commissione Istruzione, Formazione e Lavoro Laura Sparavigna – insieme alla comunità educante ed ai genitori siamo chiamati ad un’istruzione formale ed informale di un vaccino contro la violenza e la sopraffazione per evitare in qualsiasi modo la ripetizione, la reiterazione di condotte  che antepongono la violenza e l’odio come forma di gestione e di lettura delle interazioni che vedono la soluzione ai problemi di natura economica e sociale nell’eliminazione fisica e nella dominazione psicologica di alcuni gruppi sociali. La nostra società – prosegue la presidente Sparavigna – deve avere una memoria per compiere un processo di riflessione e di accettazione del passato non con la volontà di stigmatizzare coloro che l’hanno condotta ma piuttosto per interiorizzare quel che non è andato bene e cercare di evitare il ripresentarsi di quei fenomeni. Occorre coltivare la memoria collettiva come esercizio riflessivo comunitario e dobbiamo trasformarci in ambasciatori del ricordo per cogliere la testimonianza dei testimoni quando non ci saranno più. L’atto della memoria è fondamentale per non diventare degli animali sociali che sono sospesi nella dimensione del presente, incapaci di prevedere un’azione nel futuro perché sono incapaci di ricordare da dove vengono e che percorso hanno fatto. La rivoluzione digitale ha ampliato i conflitti. Internet pone tutto in discussione ed è diventato il luogo dove la memoria sembra non sia mai esistita, dove viene reiterata l’eliminazione delle verità storiche. Occorre invece promuovere l’istruzione contro l’ignoranza. Senza memoria – conclude la presidente della Commissione Istruzione, Formazione e Lavoro Laura Sparavigna – siamo animali privi di passato e inconsci del futuro, bloccati e sospesi in un presente”. (s.spa.)

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