Cellai (Forza Italia): “Non è tempo di proclami ma di fatti. Firenze non rinascerà con chiacchiere e slide”

“Le scelte sono in mano al sindaco Nardella e alla sua maggioranza che ha vinto le elezioni, basta inutili e ridicole astrazioni”

“Se non fosse che stiamo vivendo la più grave crisi economica dal secondo dopoguerra ci sarebbe da mettersi a ridere: il nostro sindaco proclama in pompa magna il programma “Rinasce Firenze” con tanti bei punti programmatici, ma le elezioni si sono svolte un anno fa, e oggi dovrebbe invece dirci semplicemente cosa ha già fatto del suo programma da sindaco e cosa ancora resta da fare. Perché una volta passata l’emergenza da Covid-19, con imprese e famiglie in ginocchio, le chiacchiere staranno definitivamente a zero”. Questo il commento del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai.

“Se proviamo a vedere punto per punto il nuovo manifesto elettorale fuori tempo massimo di Nardella, scopriamo che parla di molte cose interessanti. La sicurezza. Bene, ancora in Toscana manca un centro per il rimpatrio. Lui che è sindaco di Firenze ha un’idea di dove realizzarlo? Ha intenzione di agire sulla Regione per ottenerlo? L’Arno. Bellissimo tema. Ci può dire cosa è stato fatto delle opere per la messa in sicurezza necessarie ad evitare un nuovo 4 novembre ‘66?. Aeroporto. E qui davvero ci viene da ridere: non è forse il centrosinistra che amministra la città da 20 anni che non è stato ancora capace di fare nulla? E Nardella pensa di dare una svolta ora? Su quali basi? Il sindaco poi parla di riqualificare l’area di Castello. Come intende farlo? Ha un’idea, un progetto nuovo che ancora non ci ha svelato? Capitolo Mercafir e stadio. Adesso ci parla di ristrutturare il Franchi e riqualificare Campo di Marte, quando fino a un giorno fa insisteva per realizzare il nuovo stadio alla Mercafir. E poi, come intende riqualificare Campo di Marte? Non è dato sapere. Vedremo poi se la promessa di fare le opere per rilanciare il mercato indipendentemente dalla realizzazione dello stadio sarà mantenuta. Tramvie. Al momento dell’esplosione dell’emergenza aveva detto che sarebbero state da rivedere. Oggi invece che fa, rilancia? E per carità di patria soprassediamo sulle Olimpiadi 2032, annuncio già ampiamente speso lo scorso anno” aggiunge il capogruppo azzurro.

“Ma Firenze non è una realtà astratta su cui proiettare slide e fantasticare: Firenze è una città ed ha bisogno di essere amministrata. E allora, caro sindaco, guardiamoci in faccia: lei fino ad oggi, in sei anni da sindaco, ha costruito due linee di tramvia: il resto sono chiacchiere. Il piano di parcheggi nel centro storico e Oltrarno, quelle strutture che davvero potrebbero contribuire a riportare i fiorentini nel cuore della propria città, è lettera morta. La mobilità è inchiodata alla Ztl dagli anni ‘90, e non c’è un briciolo di apertura mentale da parte sua e del suo partito per ripensarla” sottolinea Cellai, che conclude: “Avete vinto le elezioni, avete i numeri per fare le scelte. E allora fatele: sono nelle vostre mani. Fate parte del governo nazionale; gli aiuti alla città dovete poterli ottenere. E prima di organizzare la prossima conferenza a favore di telecamere, fatevi un giro per la città. Andate ad incontrare i commercianti, parlate con i cittadini esasperati. Forse allora aprirete gli occhi e vi convincerete che il tempo dei proclami è finito da un pezzo”. (fdr)

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