Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune): “Attacco alla burocrazia, attacco alla legalità?”

“La revisione della legge Marson e le richieste di fare a meno delle regole per spendere i soldi del PNRR si accompagnano all'attacco al Soprintendente”

Al Sindaco piacciono i pieni poteri, lo sappiamo. Non è la prima volta che rivendica di essere eletto dal popolo, anche se dimentica – sottolineano i consiglieri di Sinistra progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – che anche il Consiglio comunale lo è ed è più rappresentativo di una sola persona.
Al Sindaco piace anche sparare a zero contro le regole, definendole burocrazia. Quando c’è un po’ di denaro in giro – continuano gli esponenti di Sinistra Progetto Comune – parte la retorica dei “lacci e lacciuoli” di cui liberarsi: la legalità deve valere sulle persone in condizioni di povertà o marginalità. Per il resto meno freni si mettono allo “sviluppo”, meglio è.
Così assistiamo al PD che in Regione Toscana prima attacca la Legge Marson e poi chiede di fare a meno delle valutazioni di impatto ambientale per le opere legate al PNRR. Negli stessi giorni – continuano Bundu e Palagi – il primo cittadino di Firenze intraprende la sua crociata contro il Soprintendente, con una tattica da pura campagna elettorale. Forte del consenso attorno alla ruota panoramica impugna la vicenda delle pensiline. Mescola tutto. Dice che gli sceriffi in città devono essere votati dal villaggio e che solo una stella può splendere tra le strade e i bar.
Davvero delegittimare una parte dello Stato è ritenuta cosa saggia da questa Amministrazione? Lo chiederemo lunedì con un question time, dove ci leveremo anche la soddisfazione di capire – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – come esattamente sarebbe dovuta essere confermato per altre settimane il villaggio di Natale alla Fortezza da Basso: un nuovo bando? Una proroga non prevista e non prevedibile? O si sapeva perfettamente quale sarebbe stata la risposta e appunto si è scelto di fare un po’ di propaganda diseducativa?”. (s.spa.)

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