Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (SPC) con Pietro Poggi (Segretario Sinistra Italiana Firenze) e Vincenzo Pizzolo (SPC Quartiere 5): “Giù le mani dalla casa del popolo di Castello. L'ignoranza della Storia non giustifica gli attacchi”

“Dal consiglio del quartiere 5 un brutto segnale, che contraddice quanto chiesto all'unanimità dal Consiglio comunale. Nessuno scandalo, solo ostilità verso un pezzo importante della nostra città, della storia di Firenze”

“Negli ultimi giorni alcune forze politiche, che forse hanno nostalgia di vecchi regimi – dichiara Pietro Poggi, Segretario di Sinistra Italiana Firenze – cercano scuse per accanirsi contro le associazioni popolari che svolgono attività sociale e culturale sul territorio e si fondano, per statuto, sui principi democratici ed antifascisti. A una settimana dal 25 aprile ci tocca assistere alle accuse becere dei consiglieri del Quartiere 5 di Lega e FdI che se la prendono ancora una volta con il Circolo Ricreativo di Castello accusandolo di presunti privilegi per non aver ancora corrisposto il canone di affitto di parte dei locali che il Comune aveva acquisito dal Demanio nel 2016”.

“Se i colleghi avessero studiato un po’ e conoscessero il loro Quartiere – aggiunge Vincenzo Pizzolo, consigliere del quartiere 5 di Sinistra Progetto Comune – saprebbero che il circolo fu espropriato dallo stato fascista nel 1935 e restituito solo in parte dallo stato Repubblicano. Ad oggi il circolo sta redigendo un regolare contratto per definire il rapporto (mai risolto per i successivi passaggi di proprietà) e il dovuto che le amministrazioni proprietarie dovevano in termini di manutenzione, mai svolta fino a poco tempo fa. All'interno di tale contratto è già prevista la rateizzazione del dovuto”.

“Nessun privilegio quindi, ma solo un altro episodio di una storia che va avanti dal 1935 e che finirà con il circolo che pagherà per utilizzare spazi che gli furono tolti con la forza e mai resi – continuano Poggi e Pizzolo – ci aspettiamo da parte di Chelli e Sirello, che da due anni si ergono a paladini della sicurezza, che da una parte facciano cessare gli attacchi strumentali e privi di fondamento verso un presidio di sana aggregazione e di cultura e , al contempo, si impegnino con la stessa protervia nei confronti di quelle realtà che, a differenza della Casa del Popolo di Castello, non solo non praticano attività di rilevanza ed utilità sociale ma praticano apertamente e pubblicamente apologia di Fascismo”.

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consigliere e consigliera comunali di Sinistra Progetto Comune: “Sorprende la volontà di fare polemica di due esponenti della destra al quartiere 5. Ignorano che all'unanimità il Consiglio comunale ha chiesto di attivarsi a sostegno dei circoli associativi e culturali (non solo ARCI). Trattare queste esperienze come privati che cercano di fare profitto sulle spalle della comunità vuol dire disconoscere la funzione che svolgono le case del popolo e le altre realtà simili sul nostro territorio. Vogliono una città vuota, senza vita, priva di partecipazione, senza vincoli di solidarietà? Davvero credono che in piena crisi pandemica vada montata questa polemica? Si qualificano con le loro azioni e dichiarazioni. Sappiamo che Firenze ha una storia diversa da rivendicare e di cui non deve vergognarsi, fatta di mutualismo e antifascismo”. (s.spa.)

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