Scomparsa Lodovico Grassi, il ricordo di Leonardo Bieber

Questo l'intervento in aula del consigliere PD Leonardo Bieber
"Martedì scorso si è spento nella sua Firenze Lodovico Grassi. Per me, "Lodo" (come lo chiamavano affettuosamente i parenti e gli amici), è stato innanzitutto un caro amico. Un’amicizia, vera e profonda, tra due famiglie, nata sui banchi del Liceo classico Galileo con mio padre e poi continuata in tante vacanze all’Elba, tra gli amati libri e l’odore dell’inseparabile sigaro, con Caterina, Pietro e Paolo, i suoi adorati figli.
Grande intellettuale, ricchissimo di cultura e di umanità, professore, teologo (che aveva abbracciato la fede all’Università Gregoriana di Roma, vivendo in prima persona l’esperienza e il travaglio della Chiesa conciliare e il percorso religioso, prendendo poi i voti che aveva lasciato solo per l’amore di Grazia, moglie e compagna di viaggio per una vita intera).
Ma prima di tutto Lodovico Grassi è stato un uomo di pace.
Fondatore nel 1958 insieme a Padre Balducci, Federigo Setti e Mario Gozzini della Rivista "Testimonianze" di cui è stato per ben 14 anni Direttore (dal 1982 al 1996) e di cui era Direttore Emerito.
E’ stato autore di numerosi saggi, articoli, libri, tra cui – insieme a Padre Balducci – "La Pace. Realismo di un’utopia", realizzando sei convegni nazionali con Testimonianze tra il 1981 e il 1987 “Se vuoi la pace prepara la pace”.
Ma è giusto ricordare, in quest'aula, il lavoro ed il ruolo di Grassi in politica. Perchè Lodovico Grassi è stato consigliere comunale tra il 1985 e il 1990, eletto nelle file del PCI come indipendente e nominato vicepresidente della commissione pace, presieduta dal Sindaco (Bogianckino), ed istituita per l’attuazione della delibera che, richiamandosi alla lezione di Giorgio La Pira, ha dichiarato il 7 luglio 1986 “Firenze città operatrice di pace”.
L'eredità politica che ci lascia è quella di una persona schiva, che non amava apparire ma che era sempre presente, disponibile e generosa a suggerire, incuriosire, a raccontare il suo sapere, non fine a sé stesso, ma per dare una visione della società contemporanea ed una soluzione dei problemi che l’affliggono. E' propria questa la lezione che ci viene: l’importanza di un ragionamento critico ed indipendente, al di sopra degli interessi di parte, in un mondo in cui la classe politica spesso è fatta di “servilismo”, di persone cha vanno avanti non per capacità ma per fedeltà.
La sua eredità morale è quella di un pensiero, di una ragione etica e culturale che va indietro, in linea ed in continuità, con Don Milani, Padre Balducci fino a La Pira, di cui Grassi era amico. E che era un po’ la missione di Testimonianze: una rivista laica, ma nata nel mondo cattolico, impegnata nel dialogo tra culture e religioni, aperta alla riflessione sui grandi temi planetari - che ad oggi continuano ad essere di grande e drammatica attualità - come i diritti umani, il rispetto dell’ambiente, la cooperazione, la solidarietà e la pace.
L'augurio e la speranza che posso formulare oggi in quest'aula è che proprio nel ricordo di "Lodo" si continui a lavorare, nelle istituzioni e nella società civile, per realizzare "l’uomo planetario": un cittadino del mondo, di una società globale, simbolo di una nuova umanità, senza distinzioni culturali, etniche e religiose". (fdr)
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