La vicesindaca replica sul caso degli avanzi della mensa della scuola Giotto lasciati a fianco dei cassonetti
«Se la consigliera Noferi ce lo avesse segnalato subito, senza aspettare ‘diversi giorni’, l'amministrazione sarebbe intervenuta immediatamente». Così la vicesindaca e assessora all'educazione Cristina Giachi replica alle dichiarazioni dell'esponente dell'opposizione che ha sollevato il caso degli avanzi della mensa scolastica «lasciati a fianco dei cassonetti davanti alla scuola Giotto di via Landucci».
«Ai nostri uffici – ha aggiunto la vicesindaca – non è giunta alcuna segnalazione al riguardo né alla direzione didattica della scuola o alla commissione mensa. Sarebbe stata invece importante visto che laddove vengano verificati comportamenti di questo tipo possono essere adottate nei confronti dei gestori le misure previste dal capitolato e dal disciplinare d’appalto».
«Quanto alla riduzione degli sprechi alimentari – ha proseguito – abbiamo rilevato notevoli criticità nella concreta possibilità di raccolta tempestiva degli avanzi da parte della Caritas e delle altre associazioni, spesso resa impossibile dalla mancanza di volontari in numero sufficiente per questa operazione, nonché difficoltà nella conservazione e movimentazione dei cibi».
«Abbiamo inoltre osservato – ha ricordato la vicesindaca Giachi - che la quantità di avanzi destinabili al recupero è il più delle volte talmente contenuta da non rendere conveniente la loro raccolta. Il servizio supporto alla scuola della direzione istruzione ha avviato a partire dall’anno scolastico 2017/2018, accanto alle attività di controllo svolte quotidianamente dall’ufficio qualità mense scolastiche, una specifica attività di rilevazione volta ad individuare prioritariamente il corretto parametro da utilizzare per la misurazione dello scarto che, in base ad una semplice percezione visiva, risulta estremamente variabile da scuola a scuola. Alla riduzione degli sprechi è inoltre improntata l’intera campagna di comunicazione per l’anno scolastico 2018/2019 che avrà ancora una volta come protagonista la Tartaruga Uga, mascotte ormai conosciutissima da bambine e bambini e dalle loro famiglie. Se da una parte fra le novità rilevanti introdotte nel nuovo menù c’è infatti la possibilità per il cuoco di ciascun Centro Cottura di poter alternare nello stesso giorno due piatti simili ma differenti calibrando le scelte sulla base dei gusti riscontrati nei bambini che ogni giorno vengono serviti, pure si lavorerà per far comprendere il valore di ciò che resta nei piatti e rendere sempre più consapevoli bambine e bambini di cosa significa consumare per intero un pasto oppure no». (fn)