Queste le dichiarazioni del Capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Palazzo Vecchio
“Il Giglio d’oro a Mario Primicerio è il giusto riconoscimento ad un uomo che è non soltanto un esempio di amministratore, ma soprattutto è il testimone di una cultura della pace e del dialogo che ha sempre ispirato il suo operato, sia pubblico che privato.
Primicerio ha saputo dimostrare, con i fatti prima ancora che con le parole, che la politica può essere uno strumento di costruzione e di riconciliazione. Da sindaco di Firenze, e prima ancora nella sua lunga attività civile, ha fatto della ricerca della pace, della mediazione e dell’inclusione sociale, la bussola di ogni sua scelta.
Non ha mai concepito il conflitto come arma per dividere, ma come occasione per dialogare e per trovare soluzioni condivise. Anche nei momenti più difficili della storia cittadina e nazionale, ha saputo scegliere il dialogo quando sarebbe stato più facile alzare muri.
Il suo impegno nella promozione dei diritti umani, nella difesa dei più deboli, nel sostegno alla cooperazione internazionale, non è stato solo parte della sua biografia personale, ma ha contribuito a rendere Firenze una città più consapevole della sua vocazione di città della pace e della cultura.
Oggi più che mai, in un mondo segnato da nuove divisioni e conflitti, l’esempio di Mario Primicerio ci ricorda che il dialogo non è debolezza, ma coraggio. Che la ricerca della pace non è utopia, ma dovere di chi si impegna per la cosa pubblica.
A lui va il nostro rispetto, la nostra gratitudine e, soprattutto, l’impegno a non disperdere il patrimonio di valori che ha saputo costruire con coerenza, intelligenza e umanità.
Concludo dicendo che se vogliamo essere all’altezza di chi ci ha preceduto, dobbiamo ricordare che senza dialogo non c’è politica, senza pace non c’è civiltà”. (fdr)