Sul futuro della Facoltà di Agraria in aula consiliare, nell’ambito del dibattito sul futuro del Parco delle Cascine, è intervenuto il gruppo di Italia Viva, con Francesco Casini e Francesco Grazzini:
“È importante che il comune di Firenze affronti con concretezza il tema del recupero del Parco delle Cascine e della Facoltà di Agraria che ha qui una delle sue sedi”.
“Il tema del recupero delle Cascine è fondamentale. In questo contesto, altrettanto cruciale è il recupero delle strutture presenti all’interno del parco, come l’ex Ippodromo delle Mulina, che negli ultimi mesi è stato oggetto di incendi e occupazioni abusive, destando forte preoccupazione. Altrettanta attenzione merita la questione degli spazi attualmente in uso alla Facoltà di Agraria, che dovrà lasciare quella sede entro il 2027.
È dunque urgente un piano complessivo di recupero delle Cascine: la realizzazione di una fondazione per reperire risorse e per sviluppare un progetto masterplan per il rilancio dell’area che deve diventare una reale priorità e non solo un buon proposito. Ci attendiamo delle risposte concrete”.
In questo quadro, desta preoccupazione anche il futuro degli spazi utilizzati dalla Facoltà di Agraria. “Secondo gli accordi con il Governo, questi beni dovrebbero tornare al Demanio entro la fine del 2027, con il contestuale trasferimento della Facoltà nel polo scientifico di Sesto Fiorentino” spiegano i consiglieri Casini e Grazzini. “Tuttavia, l’aumento dei costi per l’ampliamento degli edifici di Sesto Fiorentino e i ritardi accumulati, un cantiere ancora partito non offrono garanzie sul rispetto di tali tempistiche.
È quindi necessario agire tempestivamente e avviare una riflessione su due aspetti: in primo luogo, su quale sarà la futura sede della Facoltà di Agraria; in secondo luogo, sulla destinazione prevista per l’edificio delle Cascine, considerato il voto di oggi che ne sancisce il mantenimento della funzione pubblica. Attendiamo – concludono i consiglieri di Italia Viva – delle risposte dall’amministrazione che deve prendere in carico con serietà queste necessità di un’eccellenza dell’università di Firenze”. (s.spa.)