Completato il bypass delle Cascine del Riccio

Un’opera molto attesa che fluidifica la viabilità e al tempo stesso produce rilevanti benefici per la qualità della vita in tutta la zona

Un chilometro e mezzo di nuova strada, una galleria artificiale di 40 metri, 8.300 metri di micropali per le opere di fondazione, 2.600 metri di rivestimento in pietra dei muri in cemento armato, 62 nuovi punti luce a led, 100 metri di barriere fonoassorbenti e 36 nuove alberature. Sono solo alcuni dei numeri che caratterizzano il nuovo bypass di Cascine del Riccio. Un’opera importante per la viabilità del quadrante che comprende Galluzzo, Bagno a Ripoli e Impruneta;  una struttura molto attesa anche dai residenti perché migliora la viabilità  della zona e al tempo stesso produce rilevanti benefici a livello di vivibilità e di riduzione dell’inquinamento.

Il tracciato della nuova strada consente di bypassare l’abitato di Cascine del Riccio lambendo l’ex cava di Monteripaldi e al tempo stesso favorisce il collegamento tra lo svincolo di Firenze sud e l’abitato del Galluzzo, eliminando il passaggio dal centro abitato e prevedendo l’allargamento stradale della via delle Cinque Vie mandando quindi “in pensione” il vecchio senso unico alternato.  Il progetto ha comportato la realizzazione di consistenti opere di ingegneria stradale, con muri di sostegno di sottoscarpa, muri di controripa, una galleria artificiale, opere di sostegno con paratie, l’allargamento del ponte sull’Ema, una nuova rotatoria e un nuovo collegamento con la zona artigianale di Ponte a Iozzi, nel Comune di Impruneta.

In dettaglio la nuova viabilità è composta principalmente da una carreggiata con una corsia per senso di marcia di 3 metro oltre a mezzo metro di banchina, marciapiede pedonale, barriere di sicurezza in corrispondenza dei muri di sottoscarpa, illuminazione con pali e lampade a led. Particolare attenzione è stata data alla realizzazione dei tappeti stradali per i quali sono state impiegate  miscele bituminose e materiali ecocompatibili ad alta resistenza e con coefficienti di abbattimento acustico.

La nuova strada si chiama “via dei Cavatori”, in ricordo della vicina cava di Monteripaldi (chiusa nel 1920) da cui fin dal medioevo veniva ricavata la pietra forte usata per i palazzi e le chiese fiorentine. In occasione dell’inaugurazione è stato anche piantato l’ultimo dei dodici alberi all’interno del giardino della scuola Damiano Chiesa.

Il costo dell’intervento, finanziato completamente da Autostrade per l’Italia nell’ambito dei lavori della Terza Corsia, è stato di poco inferiore ai 5 milioni di euro.

 

Fonte immagine La Repubblica Firenze

 

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