Violenza sulle donne. Silvia Noferi (M5S): “Serve uno sforzo congiunto di tutti, un impegno trasversale, al di sopra degli schieramenti politici”

“I dati della violenza sulle donne sono in crescita, non è possibile per nessuno, sia all’interno delle istituzioni centrali che negli enti locali, sentirsi giustificati o non parte in causa.

Firenze – sottolinea la consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – è spesso sulle cronache nazionali per fatti violenti contro le donne, da stupri a omicidi. L’emersione delle violenze è in aumento, come testimoniano anche gli addetti ai lavori ma, se questo è un bene, perché testimonia il sempre maggiore coraggio delle donne di denunciare, dall’altro è un preoccupante dato sociologico: il dato fondamentale del fallimento di quanto è stato fatto finora: non è bastato o non è servito.

Ecco allora che serve uno sforzo congiunto di tutti, un impegno trasversale, al di sopra degli schieramenti politici, dell’allettante tentazione di intestarsi una battaglia culturale.

Un impegno che cerchi di agire sulle cause profonde che origina la violenza, su quell’idea arcaica che vede ancora la donna come un oggetto, un essere inferiore, da usare e da sottomettere.

Il Governo attuale ha ben chiaro cosa è urgente fare ed il Comitato Tecnico istituito dal Governo ha, in poco meno di due mesi, definito gli assi strategici su cui intervenire: educazione e informazione oltre al finanziamento di 20 milioni di Euro alle regioni per centri anti violenza e case rifugio da erogare entro il 2018.

Si partirà dalla diffusione di informazioni attraverso la scuola ma anche attraverso una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, per passare alla formazione delle forze dell’ordine e degli operatori sanitari.

L’immagine della donna che molto spesso viene veicolata dalla pubblicità è aberrante e per questo si sta lavorando al MISE ad un codice di autoregolamentazione della pubblicità.

Nel Comune di Firenze – aggiunge Silvia Noferi – non abbiamo avuto nemmeno il coraggio o la voglia di istituire una commissione apposita, come se il problema non riguardasse chi è al governo della città.

Durante la visita al centro antiviolenza Artemisia della scorsa settimana e ci siamo potuti rendere conto che necessitano di una sede più grande.

A Roma in sinergia con istituzioni e privato sociale, sono stati attivati tre centri antiviolenza e sono già stati stanziati i fondi per aprirne uno in ogni municipio nel triennio 2019-2021, in quanto sono considerati uno dei livelli essenziali da garantire in modo permanente sul territori.

A Firenze – conclude la consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – lasceremo ai nostri successori il merito di aver assunto iniziative più incisive delle nostre perché in questi cinque anni noi, qui, tranne aver ascoltato qualche comunicato di convenienza o aver visto bocciata qualche mozione, non siamo riusciti a concludere nulla”. (s.spa.)

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