Verdi (Fras): "Poste Italiane non vende più al Comune l’ex Casa Albergo di Via Chiusi e per i 15 inquilini in esecuzione di sfratto non c’è al momento nessuna soluzione"

Queste le dichiarazioni della consigliera del gruppo Firenze riparte a sinistra Donella Verdi

"L’assessora Funaro ha confermato quanto appreso dalla stampa del dietrofront di Poste Italiane, tramite Europa Gestioni Immobiliari sulla vendita all’Amministrazione comunale, dell’ex Casa Albergo di Via Chiusi che il Comune voleva acquistare per realizzare 78 alloggi di transizione per le famiglie sotto sfratto e che il Sindaco aveva confermato come realizzabile solo pochi mesi fa.

L’ex Casa Albergo di Via Chiusi fu costruita in un’area di proprietà comunale e regolata da una convenzione con il Comune per la realizzazione di alloggi con finalità sociali nel Piano di Edilizia Economia e Popolare. Nel 2013 Europa Gestioni Immobiliare per conto di Poste Italiane ha pagato il diritto di superficie diventando così proprietaria anche del terreno senza più alcun vincolo con il Comune.

L’Assessora Funaro ha confermato che Poste Italiane ha risposto con un formale diniego all’offerta fatta dal Comune per l’acquisto dell’immobile quantificato in 4 milioni e 800 mila euro.

Ma non è dato sapere quali siano le ragioni di questo dietrofront e l’Amministrazione comunale non si è premurata di informarsi sulle motivazioni se non rispondere che adesso dovrà mettersi all’opera per cercare un nuovo immobile per dare una risposta all’emergenza abitativa.

A parte il paradosso che in ogni caso si sarebbe manifestato anche se l’acquisto fosse andato in porto, e cioè che Poste Italiane avrebbe tratto profitto attraverso la vendita di alloggi realizzati per fini sociali con soldi pubblici su un terreno che era di proprietà pubblica, adesso non vorremmo trovarci di fronte ad una speculazione immobiliare su un edificio che aveva potuto realizzarsi attraverso fondi straordinari per finalità a scopo sociale.

Ma un altro problema grava sull’immobile di Via Chiusi e cioè il destino di 15 inquilini che da anni vi alloggiano e per i quali non è stata ancora prospettata nessuna alternativa se non che, quando sarà il momento, verranno valutati situazione per situazione. Ma il momento è già adesso perché i 15 inquilini sono già con gli sfratti in esecuzione. Cosa aspetta ancora l’Amministrazione comunale?". (fdr)

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