Variante di Castello. Miriam Amato (Potere al Popolo): “Si esclude il Consiglio e si forzano tempi e procedure. Pronto l'esposto”

“La variante al PUE di Castello presentata oggi dalla Giunta alla stampa – spiega la consigliera di Potere al Popolo Miriam Amato – è la condizione necessaria per sbloccare tutti i progetti edificatori che interessano l’area a nord-ovest di Firenze, dalla Cittadella viola, al nuovo aeroporto intercontinentale, alla terza corsia dell’autostrada, alla nuova sede della Mercafir. Interventi su ben 536 ettari di terreno che renderebbe del tutto vana la auspicata riqualificazione ambientale del Parco Agricolo della Piana.

Non è un caso quindi che la Giunta Nardella stia forzando tempi e procedure per accelerarne i tempi dell’approvazione, prevedendola in Giunta ed escludendo il Consiglio Comunale. Inascoltate le reiterate richieste di approfondimento della discussione che come consigliera ho presentato.

La Variante presentata oggi dalla Giunta modifica profondamente le destinazioni previste, cambiando radicalmente il progetto e il carico urbanistico sull’area. Ma la cosa da sottolineare è che tale Variante fa riferimento ad un atto delle Regione Toscana annullato dal TAR (1310/2016) per la parte relativa all'ampliamento dello scalo.

Evidenti i caratteri di illegittimità anche per la tutela di alcune funzioni previste: lo Studentato e la Mercafir ricadono nella “zona di tutela A” dell’attuale aeroporto, mentre lo Studentato ricade anche nell’ “Ambito di salvaguardia B” del Piano Regionale, aree in cui non sono ammesse nuove costruzioni se non finalizzate al nuovo aeroporto.

Infine, il Parco di Castello dovrebbe ospitare i nuovi piazzali degli aerei e il nuovo terminal passeggeri. Ma allora si tratta di parco o di servizi aeroportuali?

La nuova Variante – conclude Miriam Amato – sembra soddisfare più che altro gli interessi dei vari soggetti coinvolti, inserendo funzioni e volumetrie dove i vincoli presenti e futuri lo impedirebbero. E infatti, insieme ad altre azioni, è già pronto un Esposto perché chi di dovere verifichi la correttezza dell'operazione”. (s.spa.)

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