Vaccinazione per gli insegnanti over 55. Mimma Dardano (Consigliera speciale nuove povertà lotta alle dipendenze e corretti stili di vita): “Urgente dare risposte adeguate a insegnanti con fascia d’età tra 55 e 65 anni”

Il piano vaccinale sta andando avanti ed ora sono chiamati a fare il vaccino gli insegnati, le forze dell’ordine e altre categorie. Sulla vaccinazione degli insegnanti over 55 la consigliera speciale nuove povertà lotta alle dipendenze e corretti stili di vita Mimma Dardano ha presentato un Question Time, al quale ha risposto l’assessore ai rapporti col Consiglio Federico Gianassi. “Da quando sono iniziate le prenotazione si sono registrate, in poco tempo, oltre dodicimila prenotazioni. La piattaforma ha retto e tutto sta procedendo per il meglio. L’età media degli insegnati italiani – ha ricordato Mimma Dardano – supera i 55 anni e che sono loro i soggetti più a rischio entrando quotidianamente nelle classi e stanno vivendo dei momenti di grandi difficoltà. Non si riescono a dare delle risposte agli insegnati che hanno una fascia d’età tra i 55 ed i 65 anni. Come ha spiegato l’assessore Gianassi, che ha letto la risposta per conto dell’assessora Sara Funaro, la Regione Toscana sta seguendo il piano vaccinale nazionale ed individua le categorie prioritarie da vaccinare. La fase uno prevede i vaccini per il personale sanitario e per gli ospiti nelle RSA. Questa fase sta giungendo al termine. Da oggi è partita la fase vaccinale per gli ultraottantenni che saranno vaccinati dai medici di famiglia. Il vaccino Astra Zeneca è oggi ad uso esclusivo di persone sotto i 55 anni. Le categorie prioritarie che sono indicate dal Governo per il vaccino con questo prodotto sono insegnanti e professori di ogni ordine e grado, personale non docente, forze armate e polizia. Da marzo si prevede un significativo aumento delle dosi. Il problema reale però sussiste e continua ad esistere perché – ha concluso la consigliera speciale nuove povertà lotta alle dipendenze e corretti stili di vita Mimma Dardano – anche se si continuano a fare concorsi pubblici gli insegnati italiani rimangono tra i più anziani d’Europa. Si sono create delle distinzioni che prima non c’erano in ambito della sanità ed in altri settori. Chi ha un’età superiore ai 55 anni è già più a rischio e le condizioni per poter svolgere il proprio lavoro non sono garantite”.

“La Regione Toscana sta lavorando egregiamente e procedendo speditamente sul fronte della campagna vaccinale, ma questa discrepanza diventa una questione urgente su cui è importante individuare delle risposte o farsi portavoce a livello nazionale perché vengano introdotte novità”. (s.spa.)

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