Tra i 29 giovani alfieri premiati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella anche due fiorentini

L'invito in Palazzo Vecchio da parte dei presidenti della Commissione Pari opportunità, Pace, Diritti Umani, Relazioni Internazionali, Immigrazione e Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali

Oggi sono stati premiati, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, due giovani alfieri fiorentini. Si tratta di Claudia gallo ed Alberto Franceschini.

Grande ammirazione e stima per questi due giovani ragazzi. La solidarietà – sottolineano la presidente della Commissione Pari opportunità, Pace, Diritti Umani, Relazioni Internazionali, Immigrazione Serena Perini ed il presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Nicola Armentano – è un perno fondamentale della nostra società. Senza questo pilastro fondamentale, non si costruisce futuro. Sono esempi che nascono a scuola e in famiglia, dove bisognerà investire sempre più in risorse e tempo, e che questi due ragazzi fanno con passione e divertimento. Sarà bello poterli ricevere quanto prima in Palazzo Vecchio ed accoglierli con un grande abbraccio a nome di tutta la cittadinanza”.

Claudia Gallo, nata il 29/04/2000 e residente a Firenze, ha ideato e organizzato un progetto, che ha coinvolto 32 classi, per sensibilizzare gli studenti sulle problematiche relative ai disturbi specifici dell'apprendimento. L'impegno per favorire una migliore integrazione e una crescita più serena dei giovani in difficoltà prosegue nella collaborazione con la Onlus “Pillole di parole”, associazione interamente gestita da ragazzi con Dsa. Il suo rendimento negli studi è eccellente e canta nel coro lirico dell'orchestra scolastica Remuto (Rete Musica Toscana).

Alberto Franceschini, nato il 28/01/2002 e residente a Firenze, svolge attività di volontariato con diverse associazioni. Con il Cisv Italia ha partecipato a programmi in Francia, Norvegia e Canada, centrati sull'educazione alla pace. Ha promosso azioni concrete di solidarietà, cercando anche di condividere un progetto di società inclusiva e interculturale, capace di valorizzare la diversità. Nell'ultimo anno ha prestato servizio da volontario presso la Casa San Michele, centro di accoglienza per donne sole o con minori, e qui ha organizzato serate per i bambini. (s.spa.)

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