Stati generali del turismo a Firenze, vertice a Palazzo Vecchio per un punto sul turismo nell’anno del covid

Incontro con la Sottosegretaria Bonaccorsi e gli stakeholder del turismo. Nardella: “Una legge speciale per le città d’arte e una normativa sulle locazioni turistiche brevi”

Legge speciale a favore delle città d’arte. La proposta arriva dal sindaco Dario Nardella che questo pomeriggio, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, ha presieduto, insieme alla sottosegretaria Lorenza Bonaccorsi, gli Stati generali del turismo. Istituzioni, imprese, professionisti, direttori di musei e centri fieristici sono stati a confronto per circa due ore su una comune strategia di ripartenza. Si è parlato, appunto, di una legge speciale a favore delle città d’arte ma anche di lotta al turismo mordi e fuggi, investimento su qualità e professionalità degli operatori turustici, nuovi itinerari culturali, cooperazione con Stato e Regione per promuovere la destinazione metropolitana. Sono intervenuti, tra gli altri, l'assessore Cecilia del Re, l'assessore regionale Stefano Ciuoffo, il presidente di Camera di Commercio Leonardo Bassilichi, il direttore di 'Toscana promozione turistica' Francesco Palumbo, la vicepresidente di 'Destination Florence Convention & Visitors Bureau' Laura Innocenti, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, l'ex soprintendente Cristina Acidini, il direttore della Fondazione Palazzo Strozzi Arturo Galansino. 

“Avevamo bisogno di un incontro del genere e siamo soddisfatti - ha sottolineato il sindaco - ringrazio tutte le realtà che hanno partecipato dando il loro contributo. Con la riunione di oggi a Firenze, grazie all’intervento della sottosegretaria Bonaccorsi, portiamo a casa quattro importanti risultati: la rassicurazione di una norma sulle locazioni turistiche brevi dentro al Collegato Lavoro, un impegno per la tutela e la professionalità delle guide turistiche e degli operatori economici del turismo, una normativa speciale per le città d’arte e la conferma ufficiale che il Governo sta lavorando per integrare il fondo per le mancate entrate dell’imposta di soggiorno". "Quanto alla legge speciale si tratta di una serie di norme di semplificazione che possono essere inserite dentro al Collegato Turismo che riguardano turismo, residenza, artigianato, commercio nell'idea di una filiera integrata delle imprese - ha spiegato il sindaco - perché il turismo tiene insieme tutto il contesto, culturale, sociale, imprenditoriale, economico che gira e che produce posti di lavoro". "Ci sono altri punti molto chiari dai quali ripartire e che sono emersi nell'incontro di oggi - ha proseguito Nardella -: anzitutto il chiarimento che l'emergenza è comunque separata da quello che è il lavoro che il governo sta portando avanti sulla promozione economico-turistica del nostro Paese, anche in relazione allo scenario internazionale dal punto di vista della situazione sanitaria”. 

“Oggi a Firenze con Dario Nardella per gli Stati generali del turismo, nella città tempio di bellezza e tra le principali realtà turistiche mondiali. Nello straordinario Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio c’è stato spazio per l’ascolto e il confronto con gli operatori del settore. Abbiamo lavorato da subito per intervenire sui problemi del comparto, sostenendo imprese e lavoratori” ha detto la Sottosegretaria al Turismo del Mibact Lorenza Bonaccorsi. “Lavoriamo però anche per creare un nuovo modello per l'Italia – ha aggiunto - un turismo attento, sostenibile, regolamentato. Le città d’arte come Firenze sono quelle che più di tutte hanno sperimentato i limiti dell’overtourism, per questo la ripartenza dovrà tenerne conto e sviluppare un sistema che punti sempre più sulla sostenibilità, la digitalizzazione, l’accessibilità. Nei prossimi mesi, riprenderemo in mano il lavoro che è stato interrotto a causa dell’emergenza pandemica, a partire dal Collegato Turismo con cui proveremo a ripensare il turismo per l’Italia”.

“Alla sottosegretaria Bonaccorsi abbiamo chiesto una legge speciale a favore delle città d’arte - ha spiegato l'assessore Del Re - ovvero maggiore autonomia nel poter compiere determinate scelte e adottare determinati atti perché queste città affrontano problemi e situazioni del tutto particolari che non possono essere affrontati in modo univoco – e spesso intempestivo – dal Legislatore nazionale.Come città ci siamo infatti sentiti spesso sole di fronte ad alcuni temi, come quello delle locazioni turistiche esplose negli ultimi anni con i portali online, dove ancora lo Stato Italiano deve normare, e che ha progressivamente a sottrarre residenza ai centri storici di queste città; o di di fronte a normative nazionali, come quella della liberalizzazione delle attività economiche, che hanno portato a Firenze e nelle altre città d'arte ad un aumento esponenziale di un commercio di bassa qualità rivolto solo ai turisti, a danno delle attività storiche e tradizionali. Queste città hanno bisogno anche di un presidio maggiore di forze pubbliche per gestire un ordine pubblico che non può essere commisurato solo al numero di abitanti, ma ad una presenza giornaliera di individui che supera 20 volte il numero degli abitanti. Deroghe e strumenti speciali sarebbero utili anche per compiere le scelte della pianificazione urbanistica, dove, specie per la tutela dei centri storici e contro gli attacchi alla rendita, si avverte forte il bisogno di strumenti che consentano di recuperare immobili con agevolazioni idonee a poter prediligere determinate funzioni a scapito di altre. Il grido di Firenze dunque è accorato: occorre un supporto dal Governo non solo per la grave crisi sociale in atto, ma anche perché abbiamo oggi la responsabilità di porre le basi per la costruzione del turismo di domani" (fn-sp)

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