Spostamenti casa-lavoro, adottato dalla giunta il piano per incentivare trasporto pubblico e mobilità alternativa tra i dipendenti comunali

L'assessore Giorgetti: "Premialità per chi abbandona auto e scooter". Tra le misure ipotizzate una flotta di bici aziendali utilizzabili su prenotazione e sconti per gli abbonamenti del Tpl

Si chiama PSCL, ovvero Piano degli spostamenti casa-lavoro del Comune di Firenze. É stato adottato dalla giunta comunale nell'ultima seduta su proposta dell'assessore alla mobilità Stefano Giorgetti. "Si tratta di linee guida ma che si tradurranno presto in misure concrete per incentivare i comportamenti virtuosi ed orientare gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti verso forme di mobilità sostenibile alternative al classico mezzo privato a motore con una doppia finalità: ridurre il traffico e ridurre l'inquinamento – sottolinea l'assessore -. E questo sulla base dell'analisi degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, delle loro esigenze di mobilità e dello stato dell'offerta di trasporto presenti sul territorio".

"Per quanto riguarda i fondi – continua l'assessore Giorgetti -, grazie all'adozione entro il 31 agosto, potremo attingere alle risorse del Decreto Rilancio che ha stanziato 50 milioni a livello nazionale proprio per decongestionare il traffico nelle aree urbane mediante la riduzione dell'utilizzo del mezzo privato a favore del trasporto pubblico e della mobilità alternativa sulla base di specifici piani degli spostamenti casa-lavoro per le amministrazioni pubbliche ma anche per i privati. Con questi fondi potremo introdurre forme di premialità per i dipendenti che sceglieranno di non utilizzare il mezzo privato a motore come, solo per fare qualche esempio, abbonamenti scontati al Tpl oppure ai servizi di sharing mobility. Ma una delle idee allo studio è anche l'acquisto di biciclette aziendali per l'utilizzo da parte dei dipendenti su prenotazione".

Dal punto di vista operativo, il PSCL definisce i benefici conseguibili con l'attuazione delle misure previste valutando i vantaggi sia dei dipendenti coinvolti, in termini di tempo di spostamento, costi di trasporto e comfort di trasporto, sia per l'impresa o la pubblica amministrazione che loa dotta, in termini economici e di produttività, nonché per la collettività, in termini ambientali, sociali ed economici. Il piano è composto da una parte informativa e di analisi degli spostamenti casa-lavoro e una parte progettuale contenente le possibili misure da adottare e i benefici conseguibili e che sarà aggiornata con i dati della prossima indagine in programma a breve in modo da individuare le misure più adeguate alle esigenze dei dipendenti.

Dati interessanti alla base della redazione del PSCL sono quelli relativi alle varie sedi di lavoro del Comune. È stato creato un archivio GIS con la georeferenziazione delle sedi comunali e le relative informazioni sul numero dei dipendenti; successivamente sono state individuate le diverse offerte di trasporto e l'analisi del grado di accessibilità e criticità. Le offerte di trasporto (tramvie, tpl su gomma, ferrovia, piste ciclabili ecc) sono state a loro volta digitalizzate su Gis per analizzare il grado di accessibilità dei dipendenti delle varie sedi di lavoro. Dalle analisi emerge che quasi tutte le sedi di lavoro del Comune si trovano a una distanza inferiore a 500 metri dalle fermate di Tpl, o stazioni ferroviarie o piste ciclabili (o zone 30 come in centro). Inoltre sono state georeferenziate le scuole e le aziende con più di 100 dipendenti che, come previsto dal Decreto Rilancio, devono dotarsi di un mobility manager, in modo da adottare un piano degli spostamenti casa-lavoro finalizzato alla riduzione del trasporto privato.

Per quanto gli spostamenti casa-lavoro, dall'indagine effettuata prima della pandemia è stata una serie di indicazioni macro sulle abitudini e sulle esigenze dei dipendenti sulla cui base è stato elaborato il piano. Queste informazioni saranno approfondite in una ulteriore campagna di raccolta dati, inizialmente prevista nel 2020 ma poi interrotta a casa dell'emergenza sanitaria, e che sarà riproposta in autunno. Dalla prima indagine il mezzo più utilizzato risulta l'auto tradizionale (34,9%), al secondo posto distanziato il mezzo pubblico (inteso come treno, tram e bus) con il 17,7% e di poco inferiore il motociclo tradizionale con il 15,6. Sono invece il 10,5% i dipendenti che dichiarano di utilizzare la modalità mista "park e ride", ovvero mezzo privato (auto, motociclo e bici) più mezzo pubblico. Ancora sono l'8,5% quelli che usano la bicicletta e il 6,6 invece effettuano gli spostamenti casa-lavoro a piedi (il resto 6,2 % non ha risposto). Nel questionario si chiedevano anche i tempi e le distanze casa-lavoro: il 30% impiega meno di 20 minuti, il 17,7% meno di 30 minuti, l'11,1% meno di 10 minuti e il 10,8% meno di 50 minuti. Sulle distanze il 42,8% dichiara di effettuare spostamenti di oltre 10 km, il 19% inferiori ai 3 km, il 14,9% inferiori tra 3 e 5 km, il 14,3% tra 5 e 8 km e il 9% tra 8 e 10 km. Nell'indagine si chiedevano anche le propensioni dei dipendenti al cambiamento delle abitudini nello spostamento casa-lavoro. Il 23,6% ha dichiarato di essere disponibile ad usare la bicicletta, il 31% il mezzo pubblico, il 23,2% la bicicletta elettrica e il 23% il car pooling.

Sulla base di queste informazioni gli uffici della mobilità hanno individuato una serie di misure per promuovere la mobilità sostenibile negli spostamenti casa-lavoro. Si tratta di progetti che saranno dettagliati a seguito dell'analisi dei dati provenienti dalla prossima imminente indagine e precisate sulla base dall’incrocio tra la domanda di trasporto analizzata attraverso il questionario e l’offerta di servizi aziendali e pubblici, tenendo conto della propensione al cambiamento dichiarata dai dipendenti.

Ecco i vari capitoli di intervento e le misure individuate a livello progettuale.

 

Disincentivare l'uso individuare dell'auto privata

Razionalizzazione nell’uso dei parcheggi auto/moto interni favorendo l’uso di mezzi condivisi; creazione di app e/o spazi dedicati su intranet per la gestione del carpooling aziendale; istituzione di sistemi di incentivazione per i dipendenti che si recano in ufficio utilizzando forme di mobilità sostenibile alternative all’uso dell’autovettura privata.

 

Favorire l'uso del trasporto pubblico

Miglioramento delle linee TPL che effettuano servizio nei pressi degli uffici comunali; richiesta di nuove linee o nuove fermate di collegamento tra i principali snodi del TPL e la sede comunale; continuare le convenzioni che sono in essere con le aziende di TPL per fornire abbonamenti gratuiti o a prezzi agevolati per i dipendenti.

 

Favorire la mobilità ciclabile e/o la micromobilità

Realizzazione di stalli per biciclette e/o monopattini elettrici protetti o videosorvegliati; stazioni di ricarica elettrica per e-bike e monopattini; realizzazione di spogliatoi con docce per i dipendenti; acquisto di bici aziendali per utilizzo su prenotazione; convenzioni con aziende di bikesharing e micromobilità condivisa al fine di fornire servizi di bikesharing o micromobilità condivisa dedicati o a prezzi agevolati per i dipendenti.

 

Ridurre la domanda di mobilità

Attuazione del POLA (Piano organizzativo del lavoro agile) per favorire e stabilizzare lo smart working; analisi delle opzioni di co-working in sedi di prossimità a residenze/domicili dei dipendenti.

 

Ulteriori misure

Iniziative che favoriscano la sensibilizzazione dei dipendenti sui temi della mobilità sostenibile; corsi di formazione per i dipendenti; incentivi all’utilizzo di app per il monitoraggio degli spostamenti; richieste di 44 interventi di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali/ciclabili in prossimità degli accessi alle sedi comunali, ecc.

 

 

Una volta definite in dettaglio le misure da rendere operative, sarà individuato un programma di implementazione definendo dettagliatamente per ogni misura da realizzare la priorità, la relativa tempistica e le risorse necessarie. Una volta adottato definitivamente, il PSCL sarà portato a conoscenza dei dipendenti per coinvolgerli anche nelle successive fasi di implementazione. La partecipazione dei dipendenti non si esaurirà nella collaborazione iniziale di risposta al questionario ma prevederà un coinvolgimento attivo anche per coloro che sono o possono essere direttamente interessati dall’implementazione di una specifica misura prevista. Inoltre durante la fase di attuazione sarà inoltre data pubblicità ai progressi ottenuti in modo che le scelte siano condivise e accettate.

(mf)

Scroll to top of the page