Smart Working, Martini: “Impegnati per passare dall’emergenza alla modalità ordinaria”

L’assessore fa il punto in consiglio comunale: “Valutazione positiva sull’esperienza del lavoro agile”

Promosso lo smart working nel Comune di Firenze. Il giudizio arriva dall’assessore al personale Alessandro Martini che oggi ha fatto il punto del lavoro agile rispondendo in consiglio comunale a un question time presentato dalla vicepresidente Maria Federica Giuliani. “La valutazione di questo periodo di smart workig è positivo, con margini di miglioramento che vanno di pari passo con il potenziamento della reingegnerizzazione e digitalizzazione dei processi di lavoro, tanto che dopo la nuova fase aperta con i decreti del settembre 2021 si sta lavorando per il completo superamento della fase emergenziale del lavoro agile e il traghettamento alla modalità ordinaria, aggiornando la mappatura delle attività smartabili alla luce dell’esperienza fatta, e il regolamento che disciplina il rapporto di lavoro sulla base delle linee guida del ministero e delle anticipazioni del contratto collettivo nazionale”.

L’assessore ha poi tracciato le prossime linee intervento dell’Amministrazione alla scadenza degli accordi individuati sottoscritti dai dipendenti fissata il 30 aprile premettendo che “la proroga delle procedure semplificate, nell’attesa di leggere il decreto, dovrebbe riferirsi al mondo dell’impresa privata e non alle pubbliche amministrazioni che già da ottobre scorso svolgono il lavoro agile sulla base di accordi individuali, e non di atti unilaterali del datore di lavoro, e quindi in modalità non più semplificata”. “Il Comune – precisa l’assessore – si è dotato fin dal marzo 2021 del Piano Organizzativo del Lavoro Agile (POLA), strumento allora previsto dalla normativa per programmare e integrare lo svolgimento della modalità agile nell’organizzazione del lavoro. La sua applicazione era fissata al termine dello stato di emergenza, più volte prorogata, ma è stata comunque anticipata nella quasi totalità da luglio scorso (con la sola eccezione della procedura di interpello per raccogliere le manifestazioni di interesse dei dipendenti. Eravamo pronti a fare il passaggio alla fase ordinaria fin dallo scorso anno e, a maggior ragione adesso. Quindi, alla scadenza degli accordi si continuerà ad applicare la modalità agile utilizzando le regole aggiornate, e che trasferiremo poi nel nuovo strumento di programmazione, il Piano integrato di attività e organizzazione (POIA) introdotto dal decreto 80 del 2021, ma ancora non formalmente vigente perché mancano i provvedimenti attuativi” conclude l’assessore Martini. (mf)

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