Smart working, da oggi al via le richieste di adesione al lavoro agile post emergenza pandemica

Dalla mappatura effettuata dagli uffici circa la metà dei dipendenti del Comune può presentare la domanda

Da oggi i dipendenti “smartabili” del Comune di Firenze possono fare richiesta di aderire al lavoro agile ordinario. È quanto prevede la delibera approvata recentemente dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore al personale Alessandro Martini, sulle linee di indirizzo per “lo sviluppo di modelli innovativi di organizzazione del lavoro da remoto”. Ovvero sulle regole per il passaggio graduale dal lavoro agile emergenziale e un modello ordinario basato sull’integrazione di lavoro agile e lavoro con presenza fisica in ufficio.

“Durante le varie fasi dell’emergenza pandemica il lavoro agile ha rappresentato la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa – spiega l’assessore Martini – . A maggio 2020, durante il lockdown, i dipendenti in lavoro agile erano 1.792. Con il Decreto Brunetta del 23 settembre 2021 dal 15 ottobre è stato superato il lavoro agile emergenziale e il successivo decreto della Funzione Pubblica ha dato indicazioni sulle modalità per il rientro in presenza dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni stabilendo che, l’accesso alla modalità di lavoro agile avviene unicamente previa stipula dell’accordo individuale”. Una modalità che è stata utilizzata dai dipendenti del Comune: al 30 marzo i lavoratori in agile erano 1.439 di cui 176 fragili. Ma in vista della fine dello stato di emergenza (prorogato al 30 aprile con contestuale prolungamento degli accordi individuali), l’Amministrazione si è messa al lavoro adottando apposite linee di indirizzo per la strategia in tema di sviluppo di modelli innovativi di organizzazione del lavoro da remoto per un passaggio graduale dal lavoro agile emergenziale a un modello organizzativo del lavoro basato sull’integrazione di lavoro agile e lavoro con presenza fisica in ufficio. È stato anche rivisto l’ambito oggettivo dell’organizzazione del lavoro, delineando un modello di lavoro come modalità di esecuzione della prestazione di lavoro subordinato in luogo diverso dalla sede di lavoro incluso il lavoro agile, il lavoro da remoto e il lavoro a distanza straordinario. Il frutto di questo lavoro è il nuovo “Regolamento sul lavoro a distanza” che parte dalla mappatura di tutti i dipendenti del Comune potenzialmente “smartabili”: circa la metà dei quasi 4.000 lavoratori hanno le caratteristiche per poter, in varia misura, richiedere il lavoro agile.

Da oggi quindi i lavoratori con profilo compatibile o parzialmente compatibile, potranno fare attivare la procedura per l’accesso al lavoro agile: una procedura completamente digitalizzata che prevede l’istruttoria per verificare l’ammissibilità delle domande ed eventualmente modificare la richiesta del dipendente e a seguire la stipula dell’accordo individuale. Questo accordo avrà una durata di 6 mesi prorogabile fino all’aprile 2023. Per consentire la conclusione delle procedure stata disposta una proroga generalizzata degli accordi esistenti fino al 15 maggio.

Tra i vantaggi del lavoro agile, misurati da alcuni indicatori definiti nel nuovo regolamento, una miglior conciliazione vita-lavoro dei dipendenti; una nuova visione dell’organizzazione del lavoro nell’ottica di un incremento della produttività, del benessere organizzativo e di miglioramento dei servizi ai cittadini; una riduzione degli spostamenti casa-lavoro-casa con un impatto significativo anche sul traffico e sull’inquinamento cittadino. (mf)

 

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