Sinistra Progetto Comune e Per una cittadinanza attiva: "Ponte a Ema: parte della città troppo dimenticata"

Palagi, Casamento e Redini: "Numerose questioni sollevate durante l'assemblea pubblica di mercoledì. Presenteremo interrogazioni nei Comuni e al Quartiere"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune, Luigi Casamento, Sinistra Progetto Comune Quartiere 3 e Sonia Redini, Per una cittadinanza attiva

"Ringraziamo le decine di persone che hanno partecipato all'assemblea cittadina presso il Circolo ARCI L'Unione di via Chiantigiana. 

Tante sono state le criticità storiche legate a Ponte a Ema, a partire dagli allagamenti che puntualmente si registrano  in via Benedetto Fortini e in tutta l'area prospiciente l'Ema, nella parte di Bagno a Ripoli (tra via Moro, via Longo e via La Malfa, anche senza esondazioni).

Si aggiungono questioni più recenti, come quella della scuola Vittorino da Feltre, che a oggi rimane priva della prima per il nuovo anno scolastico, compromettendo il futuro dell'istituto scolastico. 

Ovviamente al centro di diversi interventi ci sono state le questioni legate alla viabilità modificata a gennaio e che ha causato diversi problemi, anche in termini di sicurezza. Era stato promesso un monitoraggio e una valutazione rispetto a questa sperimentazione.

Abbiamo depositato una serie di interrogazioni, per farci carico dei vari problemi segnalato e favorire una corretta interlocuzione tra Amministrazioni e residenza.

L'unica nota positiva è l'annuncio dell'imminente riapertura dell'ufficio postale. 

Mentre da Palazzo Vecchio ci è stato chiarito come in via Chiantigiana ci siano due privati che devono intervenire per il ripristino dei loro muri, che complicano la riapertura completa della strada. Ringraziamo l'Assessore Giorgetti per la tempestività delle informazioni.

I nostri gruppi consiliari torneranno a Ponte a Ema, come a Sorgane, per ricordare l'importanza di agire congiuntamente tra enti locali, evitando che le aree di confine finiscano per sentirsi dimenticate da entrambe le parti". (fdr)

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