Sinistra Progetto Comune: "Via Accademia del Cimento: esplicitata un'elasticità importante per chi ci vive"

Palagi, Bundu e Pizzolo: "La scadenza del 30 novembre non è perentoria, ma ordinatoria, quindi si può superare in caso di esigenze specifiche e ritardi di comunicazione"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune e Vincenzo Pizzolo - Sinistra Progetto Comune Quartiere 5

"L'attenzione primaria dell'Amministrazione, per il benessere dei nuclei familiari assegnatari di alloggi di E.R.P. di via Accademia del Cimento è stata oggetto di numerose contestazioni, da parte nostra, perché la riteniamo insufficiente. Parliamo ovviamente della parte politica, non del lavoro degli uffici.

Oggi abbiamo ottenuto informazioni positive, nel quadro complessivo di criticità: chi vive nei civici 1-2-3 ha vissuto settimane di paura, quando è stato chiesto loro di lasciare le loro case nel giro di pochissimo tempo, per dei lavori coperti da finanziamento pubblico di stretta scadenza. Poi il cronoprogramma si è infranto di fronte all'appalto andato deserto. I lotti 2 e 3 di quegli edifici sono passati avanti all'1.
Ma a chi vive nei civici 1-2-3 è arrivata comunque una scadenza di brevissimo respiro: entro il 30 novembre devono accettare o rifiutare l'alloggio alternativo proposto, in modo definitivo.
Se la raccomandata non viene ritirata subito (mica si è sempre a casa, specialmente se si lavora), c'è il rischio che la comunicazione venga letta troppo tardi. E in generale si è lasciato una decina di giorni scarsa, per prendere una decisione importante.

Per fortuna la scadenza non è perentoria, quindi c'è elasticità. La stessa elasticità rispetto alle condizioni a cui poter accedere per i traslochi, in termini di contributi economici, o sgravi, in relazione ai costi da sostenere per il trasloco.

Le case non accettate torneranno nella disponibilità complessiva del Comune di Firenze, ma non immediatamente, dal 1° dicembre, per provare a trovare soluzioni specifiche agli altri civici della stessa via (la cosa rischierebbe di creare tensioni e divisioni, il compito opposto delle istituzioni).

Insomma oggi abbiamo apprezzato il tono delle risposte e vogliamo confidare che a metà dicembre potremo salutare il pieno rispetto della dignità e dei bisogni dei nuclei familiari interessati, perché in questo 2022 hanno già subito troppo". (fdr)

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