Sicurezza urbana e lotta all’abuso di alcol, nuova ordinanza con misure stabili: chiusura alle 22 per i minimarket del centro storico

Sono esclusi gli esercizi con superficie di vendita superiore ai 150 metri quadrati

Misure stabili per tutelare salute pubblica, sicurezza e decoro nel centro storico di Firenze: arriva la nuova stretta sul consumo eccessivo di alcol. Il sindaco Dario Nardella, su proposta degli assessori allo Sviluppo economico Cecilia Del Re e alla Sicurezza urbana Federico Gianassi, ha firmato la nuova ordinanza che limita gli orari di apertura notturna delle attività commerciali e artigianali di tipo alimentare nel centro storico. Il provvedimento arriva a conferma della linea introdotta con l’ordinanza contingibile e urgente dell’ottobre scorso, ma rende stabili le misure in considerazione dei risultati positivi ottenuti dalla prima ordinanza e introduce novità su alcune delle tipologie di esercizi interessati. Nel centro storico Unesco, chiuderanno dalle 22 alle 6 gli esercizi commerciali di vicinato alimentari e misti con superficie di vendita inferiore a 150 mq; mentre chiuderanno dalle 24 alle 6 le attività artigianali/industriali alimentari e le gelaterie, cioccolaterie e yogurterie (a prescindere dal titolo), che abbiano nella loro offerta commerciale giornaliera anche bevande alcoliche vendute in forma accessoria. Per queste ultime attività, dunque, l'orario di apertura potrà essere esteso fino alle 24, trattandosi di attività nelle quali si consuma cibo preparato all'interno del locale e la vendita di alcol è solo accessoria.

“Abbiamo raggiunto risultati importanti ma non ci fermiamo – ha detto il sindaco Dario Nardella –: andiamo avanti per rendere sempre più difficile per i nostri ragazzi il consumo eccessivo di alcol, imponendo la chiusura stabile dei minimarket alle 22. In questo modo – ha detto il sindaco – vogliamo contrastare anche situazioni negative per il decoro e la vivibilità del nostro centro storico nelle ore notturne che possono creare condizioni di insicurezza e influire negativamente sulla salute dei residenti”.

“Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti con la prima ordinanza – ha detto l’assessore Del Re -, che è stata apprezzata dalla cittadinanza e ha portato a una sensibile riduzione degli accessi al pronto soccorso di Santa Maria Nuova per abuso di alcol. Al tempo stesso, introduciamo una novità importante esentando dall’ordinanza le attività commerciali alimentari con una superficie superiore a 150mq. Riteniamo infatti che queste attività possano rappresentare davvero un servizio di vicinato per cittadini e turisti, oltreché un presidio nelle ore serali e notturne, poiché presentano un’ampia offerta merceologica, non legata in via prevalente all'alcol. Peraltro, sulla base dei controlli svolti dalla Polizia municipale, abbiamo potuto verificare che molte delle infrazioni rilevate per vendita di alcolici oltre l'orario consentito hanno riguardato attività di piccolissime dimensioni, con superficie tra i 20 e i 40mq, mentre su quelle di maggiori dimensioni non sono state rilevate infrazioni al divieto di vendita di alcolici dopo le 21, che ovviamente permane per tutti. Vogliamo che chi vive nel centro storico – ha concluso l’assessore - possa avere un servizio di vicinato anche di sera e trovare un’offerta ampia di prodotti, come del resto avviene in tutte le città europee. Introdurre questa differenziazione ci pare quindi il miglior modo per contemperare tutti gli interessi in gioco".

“Il nostro impegno per contrastare l’abuso di alcol - ha detto l’assessore Gianassi - è prioritario per la salute pubblica e la vivibilità del centro storico. Andiamo avanti su questa strada, anche visti i risultati positivi ottenuti con la prima ordinanza”. 

Secondo quanto emerge dalla relazione della Polizia municipale, l’ordinanza di limitazione degli orari dell’ottobre 2018 è stata sostanzialmente rispettata: sono state infatti 17 le infrazioni rilevate nei tre mesi di vigenza (ottobre-dicembre 2018), su un totale di 3.360 accertamenti effettuati. In sei casi su 17, oltre all'infrazione dell'ordinanza, è stata accertata anche la violazione del divieto di vendita di alcolici oltre l'orario consentito, e quindi è stata elevata una doppia sanzione. A gennaio 2019, cessata l’efficacia dell’ordinanza limitativa degli orari di apertura, il numero di verbali è tornato a salire arrivando a 12 nel primo mese dell’anno: il doppio di quanto registrato nei tre mesi precedenti.

Sul versante salute pubblica, secondo i dati forniti dall’Ospedale di Santa Maria Nuova, gli accessi al Pronto soccorso nell’anno 2018 sono stati 38.202, dei quali 1256 per abuso/intossicazione da alcol (3,28%), mentre nel periodo di vigenza dell’ordinanza gli accessi per le stesse cause sono diminuiti, rispetto allo stesso periodo del 2017, di oltre il 10% (286 rispetto a 320), con un calo maggiore proprio nella fascia notturna.

Dall’applicazione della nuova ordinanza restano escluse le attività artigianali/industriale e gelaterie, cioccolaterie e yogurterie che non abbiano nella propria offerta giornaliera le bevande alcoliche (tali bevande non devono cioè essere in alcun modo presenti nell’attività); le attività dei panificatori e imprenditori agricoli, per quanto riguarda l’attività di vendita. Per le violazioni è prevista una sanzione di 450 euro. L’ordinanza entrerà in vigore trascorsi 15 giorni dalla pubblicazione. Gli effetti dell’ordinanza saranno monitorati con i soggetti coinvolti nella fase di istruttoria. (sc)

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