Scuola, presentata ad Anci la proposta di legge per introdurre l'educazione alla cittadinanza

Ad illustrarla al consiglio nazionale la vicesindaca di Firenze Giachi, presidente della commissione scuola dell'associazione nazionale del Comuni italiani

Un’ora settimanale di educazione alla cittadinanza, come disciplina autonoma con propria valutazione, nei curricoli e nei piani di studio. É l'obiettivo di una proposta legge di iniziativa popolare presentata, questa mattina, al consiglio nazionale dell'Anci, dalla vicesindaca di Firenze Cristina Giachi, presidente della commissione nazionale scuola di dell'associazione nazionale del Comuni italiani.
Il monte ore necessario (non inferiore alle 33 ore annuali), dove non si preveda una modifica dei quadri orario che aggiunga l'ora di educazione alla cittadinanza, dovrà essere ricavato rimodulando gli orari delle discipline storico-filosofico-giuridiche.
Gli obbiettivi specifici di apprendimento dovranno necessariamente comprendere, nel corso degli anni, lo studio della Costituzione, elementi di educazione civica, lo studio delle istituzioni dello Stato italiano e dell'Unione Europea, diritti umani, educazione digitale, educazione ambientale, elementi fondamentali di diritto, educazione alla legalità.
L'insegnamento potrà essere affidato ai docenti abilitati nelle classi di concorso che abilitano per l'italiano, la storia, la filosofia, il diritto, l'economia. 
Nella bozza rivista in queste settimane grazie al contributo dei molti protagonisti del mondo della scuola, la proposta affida a una Commissione costituita ad hoc presso il MIUR, sentito il comitato scientifico per le indicazioni nazionali, il compito, tra l'altro, di «provvedere alla corretta collocazione della materia in seno ai curriculi e ai piani di studio dei diversi cicli di istruzione, nonché di optare per l'aggiunta di un'ora ai curriculi o per la sua individuazione nell'ambito degli orari di italiano,storia, filosofia, diritto».
«Vogliamo far capire alle famiglie che questa competenza è fondamentale non solo per diventare buoni cittadini ma anche per realizzare sé stessi – ha sottolineato la vicesindaca Giachi – e lo vogliamo fare uscendo un po' da quella ipocrisia che in questi anni ha consegnato l'educazione civica ad un ruolo ancillare tale da non essere più avvertita, dalle famiglie, come una componente fondamentale nell'educazione».
La bozza di legge, è stato spiegato, è un testo 'aperto', già modificato in queste settimane, dopo la prima presentazione alla stampa del 12 aprile scorso, «con l'apporto di tutto il mondo della scuola e delle famiglie. Ora Anci lo fa proprio e lo presenta ai Sindaci, sentinelle della cittadinanza, perché anche dalle città si contribuisca a perfezionare il testo, e perché si avvii in ogni comune d’Italia la raccolta delle firme a sostegno dell’iniziativa di legge». (fn)

http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=821212&IdDett=63724

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