Regolamento Unesco, inasprite le sanzioni per chi non rispetta le regole sulla vendita di alcol in centro storico

Innalzata da 25 euro a 400 euro la sanzione minima per quelle attività che violano le regole sulla vendita di alcolici. Gianassi e Vannucci: “Misura per rafforzare il contrasto alle azioni scorrette. Sanzioni alte sono più incisive. È un monito per il rispetto delle regole”

Più salate le multe per chi non rispetta il Regolamento “Misure per la tutela e il decoro del patrimonio culturale del centro storico”, più noto come Regolamento Unesco, in particolare per la violazione degli articoli che disciplinano la vendita di alcol in centro storico. L’aumento delle sanzioni minime è previsto da una delibera dell’assessore alle attività produttive Federico Gianassi approvata oggi in giunta. “Adottiamo una misura che rafforza il contrasto ai comportamenti scorretti. Inaspriamo le sanzioni – ha spiegato l’assessore Gianassi - per ottenere maggiore rispetto delle regole. Chi non rispetta i limiti agli orari di vendita delle bevande alcoliche, chi non rispetta il divieto di promozione della vendita di alcol, chi non mantiene il decoro fuori dai locali, chi effettua azioni di abusivismo come il bagarinaggio e in materia di risciò sarà punito con una sanzione minima di 400 euro”.

“Prosegue il lavoro che stiamo portando avanti come amministrazione per contenere gli abusi, già intrapreso con le ordinanze e le decisioni precedenti – fa presente l’assessore alla sicurezza urbana Andrea Vannucci -. L’impegno su cui siamo in prima linea è quello di conciliare il diritto alla socialità per i giovani, il diritto al riposo per i residenti, al lavoro per le attività economiche e ovviamente il diritto alla salute. Con questa delibera le sanzioni minime previste nel regolamento Unesco passano da 25 euro a 400 euro per chi viola i limiti sugli orari di vendita di bevande alcoliche e per chi contravviene al divieto di promozione della vendita di prodotti alcolici. E’ stata inoltre aumentata a 200 euro la sanzione per quelle attività economiche che non provvedono alla pulizia delle aree esterne in pertinenza dei locali durante tutto l’orario di apertura ed entro un’ora dopo la chiusura”.

In pratica, fino ad oggi la multa era prevista da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500, ma in base alla legge poteva essere pagata nella misura del doppio del minimo, quindi 50 euro. Con questo provvedimento si innalzano i minimi a 400 euro.

Inoltre, contro l’abusivismo sono state fissate a 400 euro le sanzioni amministrative per chi viola le disposizioni in merito al bagarinaggio, ovvero vende o offre servizi turistici che includano biglietti e titoli di accesso ai musei o altri luoghi di interesse artistico, storico e culturale al di fuori dei locali di biglietteria e delle agenzie autorizzate. Stessa multa anche per i veicoli elettrici e i velocipedi non autorizzati utilizzati a fini turistici. (sp)

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