Pubblicità ProVita, Verdi, Grassi, Sarti e Fattori: “Il Comune rimuova e sanzioni la pubblicità anti-aborto perché offensiva e denigratoria verso le donne”

“Il Comune ha autorizzato questa pubblicità su veicoli in movimento? Chiederemo l'applicazione massima delle sanzioni”

“Il Comune rimuova e sanzioni la pubblicità anti-aborto: è offensiva e denigratoria nei confronti delle donne”. Così i consiglieri comunali Tommaso Grassi e Donella Verdi (Firenze riparte a Sinistra) e i consiglieri regionali Tommaso Fattori e Paolo Sarti (Sì-Toscana a Sinistra) a proposito della manifestazione dei così detti ‘Provita’ che si è svolta questa mattina a Firenze. Grassi e Verdi annunciano anche un’interrogazione per sapere se il Comune abbia autorizzato questa campagna pubblicitaria su veicoli in movimento.

“Mentre le donne, a quarant'anni dalla sua entrata in vigore, chiedono la piena applicazione della legge 194 per l'interruzione volontaria di gravidanza – ricordano i quattro consiglieri – le associazioni cosiddette pro-vita hanno occupato la piazza di fronte alla strada d'accesso all'Iot con cartelloni pubblicitari montati su veicoli mobili. Immagini e slogan terribili, che colpevolizzano le donne e le dipingono come assassine. Un argomento così serio e complesso non può essere affrontato e stravolto attraverso un cartellone pubblicitario. E’ un messaggio crudo e violento che offende e criminalizza la donne che scelgono di abortire: una scelta sempre e comunque sofferta. Ed è un’immagine che offende anche la sensibilità di tutte le persone che hanno subito la fine di una gravidanza per i motivi più diversi”.

Nel regolamento comunale sulla pubblicità – continuano i consiglieri – c'è un comma dedicato ai contenuti che non possono essere veicolati dove figura il divieto di esporre tutto ciò che viola 'il rispetto della dignità umana e dell’integrità della persona', precisando che il messaggio pubblicitario 'non deve comportare discriminazioni dirette o indirette, né contenere alcun incitamento all’odio basato su sesso, razza o origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale'. E' proprio questo uno dei casi in cui il Comune deve far valere le proprie norme”.

“Il Comune ha autorizzato questa pubblicità su veicoli in movimento? Lo chiediamo con un accesso agli atti e con una interrogazione per fare chiarezza sulla vicenda. Qualora vi siano aspetti normativi e regolamentari violati da chi ha commissionato questa pubblicità a Firenze, chiederemo al Comune l'applicazione massima delle sanzioni previste, oltre ovviamente ad un rigido controllo che impedisca a questi veicoli di circolare per le strade e nelle piazze fiorentine”.

Gravissima –concludono i consiglieri – anche la scelta di far stazionare, contro le norme comunali, il veicolo con la pubblicità anti-aborto proprio davanti all'Iot, punto di riferimento delle donne per l'interruzione di gravidanza e per la somministrazione della Ru4862, la pillola abortiva”. (s.spa.)

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