Presidio Santa Rosa, Amato (Gruppo Misto): “Bocciata la mozione che chiedeva la conferma e il potenziamento dell’attuale presidio socio-sanitario”

“Rimaniamo a fianco degli abitanti che lanciano una mobilitazione per il mantenimento di servizi sanitari”

“Il PD è contrario alla conferma e potenziamento dell’attuale presidio socio-sanitario di Santa Rosa, perché si vuole delocalizzare i servizi di salute mentale in altre strutture, per collocarci uffici regionali”. Lo afferma la consigliera del gruppo misto Miriam Amato, aderente a Potere al Popolo, dopo che è stata respinta la sua mozione per salvaguardare il presidio sanitario di Santa Rosa, nella seduta del Consiglio comunale.

Con la mozione – sottolinea la consigliera – chiedevo che per il trasferimento dell'assessorato della Regione fosse individuata un'altra collocazione in altro immobile di proprietà pubblica e non l’attuale sede del presidi sanitario. Ricordo infatti che il depotenziamento di Lungarno Santa Rosa, con la riduzione di servizi sanitari causerebbe gravi disagi e problemi per un gran numero di cittadini, considerato che serve un bacino d’utenza che comprende tutto il Q.1, e parte del Q.4 e del Q.3”.

Si tratta inoltre di una struttura facilmente accessibile dalla Stazione S.M.Novella, sia a piedi, sia con varie linee del trasporto pubblico Ataf. Per questo deve essere mantenuto nella sede attuale con tutti i servizi presenti, potenziando fino a renderlo “a dotazione completa, visto che quello previsto a Montedomini dal Piano di riorganizzazione della Regione Toscana non è stato realizzato”.

Per il trasferimento degli Uffici dell'Assessorato alla Sanità la Regione può utilizzare altri immobili nella disponibilità del patrimonio pubblico cittadino, ed il Comune per questo deve avviare al più presto un confronto” accusa Amato. “Si vuole uno smantellamento generale dei servizi offerti ai cittadini, senza considerare l’esigenza degli utenti, mentre l’unica soluzione è quella di realizzare nel presidio di Santa Rosa la dotazione completa” aggiunge Amato che conclude: “Lo dimostra la mobilitazione di abitanti e attivisti che hanno raccolto quasi 1.000 firme e non hanno ricevuto risposta né dal presidente della regione Rossi né dal Comune di Firenze. Noi di Potere al Popolo appoggiamo con convinzione la loro rivendicazione e saremo al loro fianco nel proseguire azioni di mobilitazione”. (s.spa.)

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