Marcheschi, Draghi e Sirello hanno presentato in Regione, Comune e Quartiere 5 una serie di atti per fare luce su alcuni aspetti definiti “poco chiari”
Presentata un’interrogazione in Comune e al Quartiere 5 per sapere come si sia arrivati al progetto definitivo del rifacimento di Piazza Vittoria, progetto osteggiato da numerosi cittadini riuniti in comitati. Queste le questioni sollevate da Angela Sirello e Alessandro Draghi, consiglieri di Fratelli d’Italia al Q5 e in Comune:
“- Il ruolo dell'agronomo Lo Giudice incaricato dall'Amministrazione comunale per le prove di trazione alle alberature di Piazza;
- Il motivo per il quale il Dottor Romanelli non ha preceduto con prove di trazioni, se esse erano, a detta del Comune, le più complete;
- Come sia possibile che tra la relazione effettuata dal dottor Romanelli e quella del Dottor Lo Giudice vi siano per alcuni alberi ben 3 classi di differenza ( C, C/D, D) di propensione al cedimento;
- Per quale motivo se i 6 pini decretati in classe D e quindi di ‘’estrema pericolosità’’, per l’incolumità dei cittadini, siano ancora in loco, dopo ben 14 mesi
- Per quale motivo l’ Amministrazione comunale abbia permesso che una piazza storica, orgoglio del nostro patrimonio culturale, sia stata lasciata per anni in un degrado urbanistico e vegetativo e per quale motivo non siano stati ripiantati gli alberi che erano caduti nel 2010 e 2014;
- Se è possibile rivedere la progettazione in un’ ottica conservativa, mantenendo i pini attuali e inserendoli in alternanza a quelli di nuovo impianto, così da poter salvaguardare l’abbassamento di temperatura nei periodi estivi, e per combattere il cambiamento climatico globale
- Se verranno piantati pini domestici o Pinus pinea, una delle specie consigliate nelle linee guida del Piano regionale.
Infine verranno chieste delucidazioni sugli arredi e sugli aumenti di volumetria di alcune installazioni. I consiglieri di Fratelli d'italia ribadiscono il supporto ai comitati dei cittadini, e in modo speciale all'associazione Piazza della Vittoria”. (fdr)