Palagi e Bundu (SPC): "Trasporto pubblico locale, un futuro per la mobilità incerto?"

"Il nuovo gestore pare sia confermato che arrivi il 1° luglio. Nel frattempo la Città Metropolitana pare essere una realtà distante dal Comune capoluogo"

Questo l'intervento di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"Abbiamo ascoltato in Commissione 6 l'Assessore alla mobilità, con interesse. Si è chiesto di rimandare ad altra occasione le domande su piste ciclabili, biciclette elettriche e monopattini (i cui bandi, attesi da mesi, pare stiano per arrivare). Stessa logica sul tema tranviario e sulla ZTL.

Ci siamo quindi "limitati" a chiedere informazioni sul futuro del trasporto pubblico locale. A quanto risulterebbe all'assessore, dal 1° luglio dovrebbero subentrare i nuovi gestori. Un cambiamento storico, conseguenza diretta della privatizzazione di Ataf voluta da Renzi e di un disastro a livello regionale. Di cui però l'Amministrazione comunale non ha evidentemente particolari dettagli. E la cosa, diciamocelo, un po' ci preoccupa. Soprattutto perché avremmo bisogno di una precisa visione d'insieme per le nuove decisioni che dovranno essere prese. E quando diciamo visione d'insieme, guardiamo necessariamente anche all'area metropolitana, sia per impostazione politica, sia perché il Comune è interessato direttamente da un forte traffico pendolare per motivi di lavoro (e anche di studio, quando riprenderà la didattica in presenza).

La Giunta però ha rimandato tutto alla Città Metropolitana, confessando di non essere a conoscenza delle diverse problematiche, evidenziate in particolare dal Mugello. Visione limitata e non adeguata alle necessità. Non incentivare l'uso dei mezzi privati inquinanti, pur garantendo la sicurezza e la salute delle persone, nel rispetto dell'ambiente e dell'aria che respiriamo, sarà tra le principali sfide che ci attendono.

E forse allora, senza volersi focalizzare sulle responsabilità di un'unica persona, sarebbe opportuno che gli amministratori comprendessero le necessità di chi si muove, della cittadinanza in generale come delle imprese, piuttosto che voler essere soltanto esecutori di una visione del trasporto permanentemente squilibrata, dalle piste aeroportuali fino agli spostamenti casa-scuola". (fdr)

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