Ottobre mese dell’affido familiare, presentate la campagna di comunicazione che vede protagonisti genitori e figli e le varie iniziative

Il sindaco Nardella: “Accogliere un bambino è un’occasione per contribuire alla sua crescita in un ambiente protetto”

Ottobre è il mese dell’affido familiare. Per stimolare possibili genitori affidatari a prendere in affido minori con difficoltà familiari e a partecipare agli incontri informativi, organizzati periodicamente dal Centro affidi, il Comune di Firenze realizza la campagna di comunicazione ‘Se ti apri all’affido, l’affido ti apre la vita’, presentata in Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella e dall’assessore al Welfare Sara Funaro.

La campagna si rivolge a tutti i potenziali genitori affidatari: famiglie con o senza figli, coppie coniugate o conviventi, persone singole, giovani o meno giovani. Non vengono richiesti requisiti specifici: ogni famiglia ha le proprie caratteristiche che possono rispondere ai bisogni del bambino in attesa di affido.

“Dall’affido ho ricevuto più di quanto abbia dato”, è una delle affermazioni fatte da chi ha sperimentato questa misura e messe in risalto nella campagna di comunicazione. I protagonisti sono infatti genitori e figli (naturali e affidati) che hanno accettato di raccontare le loro storie con le parole e le immagini. Cinque le famiglie affidatarie che hanno partecipato. Alla realizzazione della campagna hanno contribuito anche gli attori Sandra Garuglieri e Lorenzo Degl’Innocenti, con la scuola Dance Performance, che  hanno prestato la loro voce.

Sono diversi i canali con cui sarà declinata la campagna di comunicazione: spot video, su web e social; spot radio sulle radio locali che gratuitamente hanno deciso di aderire alla campagna; manifesti 70x100 in area Unesco con i volti dei protagonisti; storie su Facebook e Instagram Città di Firenze, notizie sulla Rete civica.

A Firenze nella banca dati del Centro affidi del Comune di Firenze ci sono ad oggi circa 110 famiglie/persone single; nel 2017 si sono avvicinate all’affido 17 nuclei affidatari e nell’ultimo semestre 13.  I progetti di affidamento eterofamiliare in corso sono 80 di cui 14 attivati nel  2018. Ci sono ancora circa 20 bambini che aspettano una famiglia o una persona single ‘giusta’ per la loro situazione.

“Accogliere un bambino in affido è un’occasione per contribuire alla sua crescita in un ambiente affettivamente protetto - ha spiegato Nardella -; è una disponibilità all’accoglienza concreta ed emotiva da parte degli affidatari, che percorrono un tratto di strada assieme al bambino, costruendo un legame che può restare nel tempo”. “L’affido è un progetto importante che ogni anno riesce ad attrarre sempre più uomini e donne - ha detto il sindaco -. Nonostante questo, però, c’è bisogno sempre più di famiglie, coppie e singole persone che possano dare il loro amore e un po’ del loro tempo per prendere in affido minori, che nella gran parte dei casi soffrono di una difficilissima condizione sociale”. “Non ci vuole coraggio, ci vogliono solo tanta disponibilità e affetto - ha continuato Nardella - perché tutte le persone che partecipano al nostro programma di affido ci dicono che alla fine di questa esperienza sentono di avere ricevuto molto. L’affido è una dimostrazione di quanto la nostra comunità viva anche di gesti, generosità e solidarietà e di accoglienza perché una comunità sta insieme ed è unita se ci sono persone che ricevono e persone che danno”.

“Oggi parte la campagna del mese dell’affido - ha detto l’assessore Funaro -, che portiamo avanti da diversi anni per cercare di promuovere il più possibile l’affido familiare, troppo spesso non conosciuto. Prendere in affido un minore e toglierlo da strutture di accoglienza e poterlo inserire in un cointesto familiare è la risposta più adeguata e che poi fa crescere i minori in un contesto protetto con cui si può fare un percorso più costruttivo”. “L’affido è un invito alla conoscenza, all’apertura verso l’altro - ha detto l’assessore al Welfare Sara Funaro -. Ma è anche un invito ad intraprendere un cammino che restituisce molto. Siamo alla sesta edizione del Mese dell’affido, che ha l’obiettivo di promuovere e incoraggiare una delle più alte forme di solidarietà umana e sociale. La rassegna invita la cittadinanza a partecipare ad una serie di eventi sportivi, informativi e artistici  per adulti e bambini con lo scopo di promuovere la cultura dell’accoglienza e dell’affidamento in ambito familiare e di sensibilizzare nuove famiglie o singole persone per offrire ad un bambino la possibilità di crescere in un ambiente che risponda ai suoi bisogni”. “Ricordo che l’affidamento familiare è un servizio importante per tutta la comunità - ha spiegato Funaro - perché offre la possibilità di supportare e far crescere in un clima sereno ed accogliente un bambino o una bambina la cui famiglia sta attraversando un momento di difficoltà. Inoltre permette alle famiglie d’origine di rafforzare e recuperare le proprie capacità genitoriali e alle famiglie affidatarie di vivere un’esperienza di crescita attraverso un importante gesto di solidarietà”. “Con l’affidamento, infatti, il bambino incontra temporaneamente una famiglia o una persona che lo accoglie e che assicura una risposta ai suoi bisogni affettivi ed educativi permettendogli di vivere in un ambiente favorevole - ha concluso Funaro -. Nello stesso tempo l’affido consente alla famiglia del bambino di avere del tempo per superare le proprie difficoltà; in questo senso costituisce anche uno strumento di aiuto per il suo nucleo familiare e rappresenta quindi una esperienza di solidarietà fra famiglie. L’affidamento, nelle sue varie declinazioni, rappresenta anche una sfida e una crescita per l’intera rete cittadina, per la comunità nel suo insieme, che viene sollecitata ad esprimere interesse e solidarietà tra persone e tra famiglie nel prendersi cura delle nuove generazioni”. 

L’affidamento può essere: full-time quando il minore vive in modo stabile con la famiglia affidataria incontrando periodicamente i genitori; part-time quando il minore trascorre con gli affidatari alcuni giorni la settimana rimanendo a vivere con la sua famiglia; diurno quando il minore trascorre con la famiglia affidataria parte della giornata.

 

Programma del mese dell’affido 2018

Oltre alla campagna di comunicazione, il Mese dedicato all’affido 2018 prevede la premiazione del concorso fotografico ‘La famiglia oggi’ che, dopo il successo dello scorsa edizione, quest’anno è stato riproposto con ancora maggiori risultati dati dall’aumento del numero dei partecipanti. Insieme alla mostra del concorso, allestita nel cortile della Dogana di Palazzo Vecchio, verrà inaugurata anche la mostra regionale del progetto fotografico ‘La famiglia in Italia’ indetto dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) per i 70 anni della Federazione.

Inoltre, sabato 13 ottobre alle 17 presso il Parco delle Cascine con l’evento ‘In corsa per l’affido’.  Nel punto di ritrovo e di partenza, davanti alla piscina Le Pavoniere, gli operatori del Centro affidi saranno presenti per tutta la durata della corsa per dare informazioni a tutti gli interessati e contemporaneamente offrendo attività di intrattenimento per i bambini.

Il Mese dell’affido prosegue  martedì 16 ottobre alle 17 con l’Open day del Centro affidi che aprirà le porte alle famiglie e alle singole persone interessate a reperire informazioni sull’esperienza dell’affidamento familiare e a conoscere i protagonisti  attraverso interviste dirette. In questa occasione verrà presentato il ‘Diario di bordo’, una raccolta di testimonianze dei nostri affidatari che hanno raccontato la loro esperienza di affidamento.

Il Mese dell’affido si concluderà venerdì 26 ottobre alle 18 presso la Sala Ketty La Rocca delle Murate con la presentazione del libro testimonianza ‘Liberi di volersi bene’, alla presenza dell’autore, affidatario del nostro Centro affidi.

La partecipazione a tutti gli eventi è gratuita, solo per alcune iniziative è necessaria la prenotazione. Il programma completo è disponibile su http://centroaffidi.comune.fi.it (fp)

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