Orto del Malcantone, gli studenti partecipano alla progettazione dello spazio pubblico

Presentati i tre progetti elaborati del Liceo artistico di Porta Romana e dell’Istituto tecnico agrario con il contributo di Fondazione CR Firenze

Tre progetti per la riapertura dell’Orto del Malcantone, giardino pubblico nel cuore di Coverciano, realizzati dagli studenti del Liceo artistico di Porta Romana e dell’Istituto tecnico agrario con il contributo della Fondazione CR Firenze nell’ambito del percorso ‘Innesti’ del bando Doposcuola 2022. Sono stati presentati oggi in Palazzo Vecchio alla presenza degli assessori all’Ambiente e transizione ecologica Andrea Giorgio, dell’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re e dell’assessore allo Sport e politiche giovanili Cosimo Guccione.
“Sono partiti i lavori di riqualificazione che consentiranno di dare nuova vita ai 5mila metri quadrati abbandonati tra via del Malcantone e via dell'Arcolaio - ha ricordato l’assessore all'urbanistica Cecilia Del Re in Consiglio - nella grande area verde abbandonata per decenni e in stato di degrado per insediamenti abusivi sta nascendo oggi un giardino pubblico con vocazione agricola, orti urbani e spazi per eventi culturali. Dopo tanti anni, questo spazio tornerà ad essere un'area verde pubblica, come doveva essere dall'inizio e non è mai stato. I tecnici della direzione ambiente sono al lavoro ormai da qualche mese per ripulire l'area, prendersi cura del verde esistente e realizzare un pozzo. Vogliamo infatti che resti un'area con vocazione agricola, collegando a questa visione attività di vario tipo, che l'associazione e le altre realtà che si sono unite alla rete potranno realizzare grazie a un patto di collaborazione con l'amministrazione”. "Ringrazio di cuore studenti e insegnanti per il loro prezioso impegno - ha concluso l'assessore Del Re - perchè lasciare l'immaginazione a chi può esprimere i propri desideri e bisogni è non solo un aiuto importante per l'amministrazione ma anche il modo più autentico e fresco per andare a progettare nuove aree". 
"L’attenzione al sociale e all’ambiente sono stati al centro dei progetti di questi ragazzi in modo sorprendente - ha dichiarato l'assessore all'ambiente Andrea Giorgio - faremo di questo parco un bene comune vivo e vivace anche grazie alle loro idee. Adesso avvieremo con il Vivaio del Malcantone e con l’assessore Guccione una discussione su come restituire finalmente questo spazio ai cittadini, ma la partecipazione dei giovani alla progettazione dovrà essere rilanciata e sempre presente".
"Faccio i complimenti agli studenti che hanno presentato queste proposte - ha detto l'assessore alle politiche giovanili e ai beni comuni Cosimo Guccione - adesso l'obiettivo è che diventino realtà e che poi, tramite l'associazione, questo giardino possa essere gestito dai cittadini".
“Siamo doppiamente soddisfatti di poter contribuire a questo progetto – afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze - poiché abbiamo dapprima sostenuto la rinascita di questo luogo che ora, grazie al nostro Bando ‘Doposcuola’, si animerà con attività che coinvolgeranno soprattutto i giovani. Ci auguriamo che la cittadinanza possa appropriarsi di questa esperienze e ispirarsi per proseguire la cura degli spazi comuni”.
Dopo una prima fase dedicata all’osservazione delle buone pratiche di agricivismo presenti sul territorio (Lumen, Orto x Orto di San Giovanni, trekking urbano ‘Paesaggiando’ da Villa Bardini al Giardino delle Rose) e dopo una successiva fase dedicata all'analisi sociale (questionari, interviste e focus group nel quartiere) e alla progettazione seguita da architetti e professori esperti di partecipazione e permacultura (Angelo Ferrari e Sauro Guarnieri), i ragazzi hanno dato voce a tre scenari possibili per la futura progettazione del nuovo spazio pubblico: Sinfonia, Giardino per Tutti e Agorà.
I progetti sono maturati nell’ambito del percorsi ‘Innesti’, progetto formativo di ecologia sociale e accompagnamento degli studenti all’interno di una progettazione reale (compito realtà), con l’obiettivo di dare maggiore spazio al lavoro di gruppo, all’interdisciplinarietà e alle competenze relazionali nel percorso educativo, ma anche di coinvolgere il tessuto sociale nella riapertura di un nuovo spazio verde pubblico. (sc)

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