Rassegna con musicisti e scienziati dal 26 al 31 marzo
Oltre 180 opere multimediali realizzate da oltre 150 artisti provenienti da 26 paesi del mondo, 6 lectio magistralis di grandi personalità del mondo dell’arte e della ricerca scientifica, 3 sessioni di conferenze, concerti multimediali, installazioni, workshop e incontri.
Dal 26 al 31 di marzo a Le Murate Progetti Arte Contemporanea e all'Abbazia di San Miniato a Monte arriva la terza edizione del Diffrazioni Firenze Multimedia Festival (ingresso libero).
Un progetto culturale (presentato questa mattina a Le Murate), ideato e diretto dal compositore Alfonso Belfiore, docente del Conservatorio Cherubini, che fonda le proprie basi nella sperimentazione artistica in più ambiti: dal suono alla luce, dalla tecnologia alla scienza, dalla mente al gesto. Una settimana ricca di eventi che vedrà coinvolti molti artisti e scienziati di fama internazionale, che porteranno nella cornice fiorentina un accrescimento artistico culturale di livello internazionale a cui prenderanno parte opere e performance di oltre 150 artisti e scienziati provenienti da 26 paesi del mondo.
Tra le tematiche affrontate dal festival: acustica musicale, arte e nanotecnologie, biorobotica, arte e sistemi di telecomunicazioni mobili, composizione algoritmica, intelligenza artificiale e arte, linguaggi per la computer music e molto altro ancora. Un momento di incontro, di conoscenza, di festa, di riflessione e di crescita.
Il taglio del nastro prevede una conferenza inaugurale a cui seguirà il concerto del musicista e compositore Roberto Fabbriciani. Sarà poi presente al festival come personalità internazionale la musicista Esther Lamneck. Tra le lezioni spiccano quelle della professoressa Maria Chiara Carrozza che spiegherà il futuro della robotica e del professor Piergiorgio Odifreddi noto matematico che parlerà di arte, matematica, scienza e tecnologia.
"Questo lavoro - ha detto Belfiore - nasce per creare un grande cantiere, un grande laboratorio, dove soprattutto gli studenti possano sperimentare le dimensioni della creazione e del lavoro vero. E la cosa importante è che abbiamo deciso di non farlo da soli, ma di confrontarci con il resto del mondo, in un continuo incontro con altre realtà e culture". Il vicesindaco di Firenze, Cristina Giachi, ha sottolineato come l'obiettivo sia che "Firenze possa essere andare oltre il suo essere uno straordinario palcoscenico per la cultura, e che riesca a trovare una sua identità di luogo di produzione dell'arte contemporanea. È molto importante che una rassegna di questo tipo, tutta dedicata ai linguaggi immateriali, si identifichi con un luogo fisico come le Murate: un luogo attraversato da molte energie e caro ai cittadini, nel quale la comunità si ritrova e si riconosce". (fn)


