Nicola Armentano (Presidente Commissione sanità e politiche sociali): “Tanti giovani medici giurano di fronte alle istituzioni”

“Ancora tanti laureati, invece, ancora aspettano il Governo per farlo mentre gli anziani aumentano”

“Col giuramento di Ippocrate tanti giovani laureati in medicina cominciano una professione dopo i tanti sacrifici dedicati agli studi universitari.Potranno essere a disposizione dei cittadini , mettendoci impegno e umanità , perché prima di essere dei malati o dei pazienti si troveranno di fronte persone.

E tutto ciò avviene , mentre ce ne sono ancora mille, come abbiamo evidenziato in una risoluzione approvata da questo Consiglio comunale e già denunciato qualche settimana fa in una mia comunicazione che stanno ancora aspettando un decreto attuativo, da parte del Governo nazionale, per non restare  solo laureati in medicina ma che possano abilitarsi e essere medici a tutti gli effetti .

L'invito – ha proseguito il presidente della Commissione sanità e politiche sociali Nicola Armentano nel corso di una comunicazione in Consiglio comunale – è di fare presto per permettere a questi ragazzi di poter cominciare una professione unica.

Che servano sempre più medici sul territorio lo si evince anche dall'andamento demografico che ci dice che, fortunatamente, viviamo molto e, soprattutto in questa città, viviamo ancora di più ma che servono tanti medici lo dicono anche i numeri. Il 21% dei ricoveri negli ospedali è di persone over 75. Gli accessi ai Pronto Soccorso a Firenze sono il 46% per gli over 75. Occorre, dunque, creare qualcosa di strutturato per affrontare il problema dell'anziano e della sua malattia.

Un momento di raccordo strutturato per monitorare i servizi assistenziali a disposizione degli anziani per tenere unito tutto il mondo che ruota intorno agli anziani: dagli operatori sanitari alla società della salute, infermieri e operatori sociali. Insieme al mondo dell'associazionismo, folto di realtà anche nella nostra città, possiamo affrontare, tutti insieme, il problema ed essere sinergici all'anziano malato per renderlo più autonomo e meno solo. E di fronte al problema cercare di risolverlo. Come servirà una programmazione mirata nella pianificazione dei posti letto dei nostri ospedali. Avviare una ricognizione dei bisogni in proporzione alla curva demografica della popolazione che ci dice chiaramente che siamo un Paese che invecchia. E quindi anche i nostri ospedali per diventare funzionalmente più attrezzati alla gestione dell'anziano malato per la complessità che spesso accompagna una situazione acuta dovranno modularsi in tal senso. E tutto ciò – ha concluso il presidente Nicola Armentano – potrà realizzarsi con chi dovrà  successivamente prendersi cura dell'anziano malato nel post ricovero perché sicuramente non basterà solo la famiglia ma serviranno i servizi sociosanitari. Una rete di operatori, ivi compreso le amministrazioni comunali e i suoi servizi sociali e sociosanitari”. (s.spa.)

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