Nicola Armentano (Presidente Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali): “Comincia la gara più importante di Manuel Bortuzzo e Firenze sarà con te”

In questi giorni di incredulità, ma anche di preoccupazione, di fronte a quanto accaduto tutta l'Italia sportiva, e non solo, ma tutta l'Italia civile e democratica si domanda perché tanta violenza gratuita. La vita di Manuel Bortuzzo – ha ricordato nel corso di una comunicazione in Consiglio comunale il presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Nicola Armentano – è stata per ore appesa ad un filo poi, un responso tremendo, per un atleta che non avrà più a disposizione le sue gambe sono il brutto manifesto di un'Italia accecata dall'odio, dalla violenza, in alcuni casi dal degrado e l'abbandono. In un paese ostaggio di se stesso, dei suoi limiti e dei suoi errori, la storia di Manuel è doppiamente pericolosa perché oltre ad essere un episodio di violenza è una storia che potrebbe accadere a chiunque abbia una figlia o figlio adolescente che, come è giusto che sia, il sabato sera decide di uscire con i propri amici o chi con la propria fidanzata come accaduto ad Ostia a Manuel quel sabato sera di due settimane fa. E quel colpo di pistola ti colpisce per sempre.

Ti segna per tutta la vita. Le istituzioni – ha proseguito il presidente Armentano – hanno l'obbligo di affiancare le famiglie, la scuola, il mondo dello sport e le associazioni nel percorso di crescita culturale, unica arma per sconfiggere il degrado e la delinquenza. Il dramma che ha colpito la famiglia Bortuzzo deve fare rifletter per la gravità del gesto ma anche per la dinamica. Quando a sparare gratuitamente sono ragazzi che preferiscono annullarsi piuttosto che vivere, allora c'è qualcosa che ci sta sfuggendo di mano.

Bisognerebbe interrogarsi su molte cose oggi, dall'uso improprio delle armi a quello sul consumo di droghe e alcool, ma soprattutto dovremmo chiederci chi siamo diventati. Non possiamo più aspettare perché non è giusto mai, ma a maggior ragione, non è giusto quando a pagarne le spese è un ragazzo di venti anni che coltivava un sogno: voleva diventare un campione di nuoto. E mi auguro che anche la città di Firenze voglia stargli accanto. Io lo farò e mi auguro che insieme a me tutte le forze politiche di questo Consiglio comunale possano farlo e unirsi a questo invito. Solo così si potrà essere davvero “comunità”, ossia condividere valori, prospettive, diritti e doveri. Lo dobbiamo a Manuel, per sostenerlo in questa dura battaglia. Lui – conclude il presidente Armentano – che ha già fatto capire che vuole vincerla e soprattutto vuole vincerla non solo per lui ma per la sua generazione. Coraggio Manuel, sono certo che sei forte e come già detto da te tornerai più forte di prima e Firenze, sono certo, ti sosterrà!”. (s.spa.)

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