Nicola Armentano (Capogruppo PD): “La legge di tutela e sicurezza degli operatori sanitari e per il ripristino dei presidi delle Forze dell’Ordine all’interno delle strutture sanitarie è stata approvata. Chiediamo l’applicazione nelle realtà locali”

Il Consiglio comunale ha approvato una risoluzione del Gruppo PD, primo firmatario il capogruppo Nicola Armentano, che chiede di applicare nelle realtà locali la legge recante disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni. Una legge che è entrata in vigore il 24 settembre 2020.

L’origine dell’iniziativa normativa risiede nella percezione del fenomeno delle aggressioni a operatori della sanità da parte di utenti, in particolare nei presidi ospedalieri, talune delle quali eclatanti e sfociate in vere e proprie devastazioni di ambulatori e locali di attesa o in atti di violenza nei confronti di infermieri, medici o altri lavoratori della sanità; altre costituenti uno stillicidio di condotte verbalmente o fisicamente aggressive di cui è venuta a essere costellata la quotidianità di quei lavoratori. La risposta normativa si muove su due piani: un insieme di misure di monitoraggio, prevenzione e educazione; e alcuni interventi di natura sanzionatoria.

“Oggi la sorveglianza degli ospedali viene svolta da istituti di vigilanza privata attraverso postazioni fisse agli ingressi e servizi di ronda esterna, una modalità non sufficiente per garantire la sicurezza e la tutela degli operatori e dei cittadini soprattutto nelle strutture sanitarie ove gravita un’utenza numerosa. La risoluzione pone attenzione su alcune spiacevoli e sgradevoli circostanze che hanno visto coinvolte persone che sono impegnate per garantire il soccorso e la salute dei cittadini e che sono rimaste vittime di violenza, soprattutto nei week-end e nei luoghi più isolati, dov’è presente la guardia medica o nei pronto soccorso, da parte di ubriachi. Persone – spiega il capogruppo del Partito Democratico Nicola Armentano – che non avendo più la lucidità hanno reazioni che mettono a repentaglio la salute degli operatori sanitari. Esiste una delibera regionale ad hoc in materia. Verificare e valutare migliorie per quanto riguarda l’applicazione della delibera regionale è un passo importante così come l’auspicio è che la legge nazionale ‘disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni’ possa essere applicata nelle realtà locali dato che attendiamo i decreti attuativi. Occorre evitare di mettere pressione, con la violenza, nei presidi sanitari. Bisogna aumentare, inoltre, quella forma di educazione civica per poter continuare ad utilizzare questi presidi che spesso sono l’unica speranza per potersi difendere da una situazione di emergenza. Con l’emergenza sanitaria abbiamo tralasciato questo problema ma nella speranza che si possa tornare, il prima possibile, alla normalità occorre tornare a porre attenzione ad un problema che forse era stato dimenticato ma che è, invece, importante affrontare. Il Comune dal canto suo può lavorare in sinergia con gli ordini professionali delle professioni sanitarie per promuovere campagne di sensibilizzazione sul tema, con l’obiettivo di creare una forte alleanza tra utenti e operatori ripristinando il rapporto di fiducia e rispetto tra le parti. La fiducia in questo settore è un elemento fondamentale. Lavorare in termini di comunicazione perché questa fiducia – conclude il capogruppo PD Armentano – torni a essere protagonista mai come ora diventa prioritario ed elemento cruciale anche per evitare che si verifichino situazioni incresciose o veri e propri atti di violenza nei confronti di medici e operatori da parte degli utenti, troppo spesso prevenuti nei confronti di chi la va a curare”.

L’atto invita la Regione a verificare lo stato di attuazione della delibera dello scorso 6 agosto 2018 n. 913 “Azioni di prevenzione e contrasto degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari. Indirizzi alle aziende sanitarie ed agli enti del SSR regionale” ed invita il Governo ad emanare direttive alle Prefetture affinché siano ripristinati i presidi delle Forze dell’Ordine all’interno delle strutture sanitarie ed in accordo con le Regioni ed i Comuni, a partire da quelle strutture sanitarie ove gravita un’utenza numerosa. La risoluzione invita, infine, il sindaco, a promuovere e sostenere, anche in collaborazione con gli Ordini Professionali degli operatori sanitari e l’Ordine dei Medici, campagne di sensibilizzazione contro ogni tipo di violenza nei confronti del personale sanitario e per creare una forte alleanza tra utenti e operatori sanitari ripristinando il rapporto di fiducia e rispetto tra le parti. (s.spa.)

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