Nicola Armentano (Capogruppo PD) e Renzo Pampaloni (Presidente Commissione urbanistica): “A Firenze il modello di città dei 15 minuti, basato sul concetto di prossimità”

Approvato, dal Consiglio comunale, Ordine del Giorno del Partito Democratico

Approvato un Ordine del giorno, presentato dal gruppo del Partito Democratico, primo firmatario il presidente della Commissione urbanistica Renzo Pampaloni, collegato alla delibera sull’aggiornamento del quadro conoscitivo del Regolamento Urbanistico per servizi pubblici e priva di uso pubblico che indica lo sviluppo di servizi pubblici e di uso pubblico secondo il modello della città dei 15 minuti.

Con questa delibera votata oggi in Consiglio è stato effettuato un monitoraggio della distribuzione dei servizi pubblici esistenti ed è stato apportato – spiegano il capogruppo del Partito Democratico Nicola Armentano ed il presidente della Commissione urbanistica Renzo Pampaloni – un aggiornamento del quadro conoscitivo senza modificare il destino di immobili come Villa Basilevskiy che dovranno essere oggetto di una variante o di una proposta all’interno del prossimo Piano Operativo.
Il Partito Democratico nell’Odg riprendendo l’impegno manifestato e ribadito in aula dall’Assessore Del Re ha individuato una serie di proposte per uno sviluppo di servizi pubblici e di uso pubblico secondo il modello della città dei 15 minuti ed un nuovo paradigma di sviluppo sostenibile della città basato sulla rigenerazione e sul blocco di nuova previsione di carattere turistico-ricettivo nell’area Unesco e l’individuazione di un limite massimo di SUL destinata a tale destinazione individuabile nella consistenza raggiunta nel periodo pre pandemico.

Invitiamo il sindaco e la giunta ad inserire nei prossimi strumenti urbanistici il blocco di nuova previsione di carattere turistico-ricettivo nell’area Unesco e un limite massimo di SUL complessiva dedicata a tale destinazione, valutando, come soglia massima, la consistenza raggiunta nel periodo pre-pandemico e valutando contemporaneamente l’inserimento nell’apparato normativo dei piani urbanistici, di strumenti per incentivare la delocalizzazione della destinazione dall’area Unesco alle altre aree della città; valutare al ribasso la soglia minima di 2000 mq prevista per le aree di trasformazione e considerare al fine del conteggio della SUL utile non solo la singola consistenza delle unità immobiliari ma anche la somma di tutte le unità immobiliari caratterizzate da una destinazione omogenea; prevedere nell’apparato normativo del Piano Operativo strumenti, in analogia con quelli già sviluppati per i cinema, volti a realizzare il modello di città dei 15 minuti, non solo nei rioni ma anche nel centro attraverso: il mantenimento delle funzioni culturali (musei, teatri, librerie) e in generale di supporto alla residenza attraverso strumenti già sviluppati ad esempio per i cinema; il recupero degli spazi pubblici che, specie nel centro storico, sono l’unico modo per accrescere la vivibilità secondo i nuovi parametri che la pandemia da SARS-COV-2 ha fatto emergere. Particolare rilievo – concludono il capogruppo PD Nicola Armentano ed il presidente della Commissione urbanistica Renzo Pampaloni – assumono in tale ambito gli spazi verdi adeguatamente attrezzate per attività sportive e di svago; il recupero dell’edificato esistente ai fini di incrementare e diversificare l’offerta di destinazione residenziale, di servizi alla residenza (sulla scorta dell’esperienza positiva del recupero della Caserma di Santa Maria Novella e delle Murate) e, con particolare riferimento al centro storico, di servizi per attività artigianali”. (s.spa.)

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