Morto Narciso Parigi, il sindaco Nardella: “Firenze perde una voce amatissima e inconfondibile”

Il cantante aveva ricevuto il Fiorino d’oro il 29 novembre 2017

"Firenze perde una voce amatissima e inconfondibile. Parigi ha legato il proprio nome alla città e al suo cuore viola”. Lo afferma il sindaco Dario Nardella, appresa la notizia della scomparsa del cantante fiorentino.

“Il 29 novembre scorso 2017, nel giorno del suo 90esimo compleanno – ricorda il sindaco – decidemmo di fargli come regalo il Fiorino d’oro della città, la massima onorificenza di Firenze. Parigi è un fiorentino doc e un cantante amato non solo nella sua città ma anche all'estero, negli Stati Uniti, dove è stato ambasciatore della migliore tradizione musicale italiana”.

“Ogni volta che veniva allo stadio – aggiunge Nardella – tutti i tifosi gli facevano sentire il loro affetto e lui non risparmiava mai il suo sostegno e tutto il tifo di cui capace”.
(edl)
 

Parigi era nato il 29 novembre 1927. Esponente di spicco della scuola degli stornellatori toscani a cavallo degli anni quaranta e cinquanta, è uno degli interpreti più amati dal pubblico radiofonico e da quello fiorentino. Ha debuttato a Radio Firenze con la quale ha collaborato dal 1945 al 1965 affermandosi come "cantante della radio" con le varie orchestre RAI e in particolare con la formazione di Francesco Ferrari. Il suo repertorio, inizialmente impostato su tipici stornelli, si è aperto progressivamente al genere classico melodico. Nel 1955 ha partecipato al Festival di Sanremo in coppia con Claudio Villa presentando il brano “Incantatella”, destinato a diventare un successo internazionale. Nel 1957 è stato tra i protagonisti di “Voci e volti della fortuna”, il programma radiotelevisivo precursore di “Canzonissima” . Numerosi i premi ricevuti per una carriera che lo ha impegnato a lungo anche negli Stati Uniti. Il 25 marzo 2012 gli è stato conferito il Premio delle Arti “Fiorentini nel Mondo” . Oltre ad aver dato un decisivo contributo alla canzone italiana con “Angelina”, “Prigioniero d'un sogno”, “Tango del mare” e “Io t'ho incontrata a Napoli”, “Terra straniera”, è stato un punto di riferimento per il repertorio fiorentino e un simbolo del capoluogo toscano.
Il suo nome è però indissolubilmente legato all’inno della Fiorentina (“Garrisca al vento il labaro viola…”), che accompagna l’ingresso delle squadre in campo allo stadio Franchi e festeggia le vittorie casalinghe dei Viola. Si chiama appunto “Canzone Viola” ed è stata incisa nel 1959, sebbene conosciuta ormai dal popolo calcistico gigliato come “O Fiorentina”. Nel 2002 lo stesso Parigi ha regalato al Collettivo Viola i diritti della canzone. Nel 2003 era stato Magnifico Messere del Calcio Storico Fiorentino.
 

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