Mobilità sostenibile, proposte del Pd per la “ripartenza”

Armentano: “Pronti alla sfida che ci attende” I presidenti commissione Ambiente Calistri e Infrastrutture Pampaloni: “Integrare sempre più mobilità ciclabile e pubblica, bandi bike sharing elettrico, sperimentazione zone 30, incentivi a chi si sposta in bicicletta, campagna informativa”

Promuovere la mobilità ciclabile, favorendo la massima integrazione con il mezzo pubblico, con sempre più punti di scambio intermodale. Far partire presto bandi per bike sharing elettrico e monopattini. Dare gambe al progetto della ‘bicipolitana’ e alla sperimentazione delle zone 30, attivandosi con Ministero perché favorisca questa possibilità. Introdurre incentivi a chi predilige le due ruote per recarsi al lavoro, confrontandosi con mondo datoriale. Sono alcune delle proposte del gruppo Pd di Palazzo Vecchio sul tema della mobilità, già lanciato dal sindaco come cruciale per la cosiddetta “fase2”.

 

“L’emergenza Coronavirus ci impone una seria riflessione su come vogliamo la città del futuro. – fa presente il capogruppo Pd Nicola Armentano - Dobbiamo essere pronti alla sfida che ci attende, senza rischiare di vanificare il buon lavoro fatto e proseguendo in modo più incisivo alcune azioni cruciali. Il sindaco ha giustamente sottolineato come quello della mobilità sia tema prioritario. Il rischio è che col ricorso massiccio al mezzo privato i livelli di traffico diventino insostenibili, con deleterie ripercussioni sull’ambiente. Riteniamo essenziale intervenire quanto prima e una strada da percorrere è quella di promuovere e incentivare una mobilità sostenibile e ciclabile”.

 

A illustrare le proposte i presidenti di commissione Ambiente e Infrastrutture in consiglio comunale Leonardo Calistri e Renzo Pampaloni. “La crisi legata al Coronavirus impone una nuova visione della mobilità, sicura dal punto di vista sanitario ma anche rispettosa dell'ambiente, al fine di non disperdere i benefici che sono stati raggiunti grazie all'impulso dell'amministrazione comunale e a azioni come quelle sul bikesharing e sull'ampliamento della rete tranviaria.  – spiegano Calistri e Pampaloni - C’è bisogno di politiche coordinate e ancora più green, di uno sviluppo coordinato di infrastrutture, meglio se leggere, per una mobilità sicura e a basso impatto ambientale. È necessario attivare velocemente i bandi per il bike sharing elettrico e i monopattini, incentivare la mobilità ciclabile integrandola con quella pubblica, in primis con la tramvia, colonna portante del nostro sistema di trasporto, inserendola all'interno di tutti i nuovi progetti e in particolare delle nuove linee e creando sempre più punti di scambio intermodale. È importante dare priorità alla realizzazione della bicipolitana progettata dal Comune insieme a FIAB e Legambiente. Bisogna saper affiancare agli investimenti meccanismi incentivanti all’uso di mezzi a mobilità dolce, economici ma non solo. Un’idea, ad esempio, è la possibilità di riconoscere dei bonus per chi sceglie la bici come mezzo per effettuare il percorso casa-lavoro anche in termini di riconoscimento orario dei tempi spesi per il trasferimento: per questo è necessario un confronto con il mondo datoriale. Utile organizzare presto una campagna informativa sulle potenzialità della mobilità ciclabile con un focus specifico sulla rete esistente e prevista nel Comune di Firenze. Riteniamo opportuno anche dare attuazione alla sperimentazione delle zone 30 ad alta ciclabilità e pedonalità, già sperimentate in alcune parti della città e attivarsi con il Ministero per ridurre rigidità attualmente presenti anche nel codice della strada in modo da incrementare, sempre rispettando le condizioni di sicurezza, la permeabilità delle biciclette anche in contesti complessi come le strade di Firenze. Ad oggi non riteniamo opportuno mettere in discussione la ZTL e sosteniamo la scelta di non averla sospesa durante l’emergenza Covid, avendo nel contempo garantito agevolazioni, con autorizzazioni gratuite al transito, ai lavoratori impegnati nei servizi essenziali. Siamo comunque disponibili a valutare dopo la riapertura eventuali proposte”. “Mai come adesso è il momento di sostenere convintamente la mobilità soft: questa è una sfida che abbiamo il dovere di giocare e di vincere”, concludono Calistri e Pampaloni.

 

(sa. ca.)

Scroll to top of the page