Miriam Amato e Lorenzo Alba (Potere al Popolo): “Dietro la città vetrina c’è la città di chi soffre e resiste”

Presentato il programma della lista che sarà presente alle prossime elezioni amministrative

“Firenze potrebbe benissimo finire in un romanzo di Calvino. È ormai una città dai due volti, uno è quello ben visibile della città vetrina, delle code affollate di turisti, degli airbnb, dei ristoranti e degli alberghi. L’altra – hanno spiegato la consigliera comunale Miriam Amato e l'esponente di Potere al Popolo Lorenzo Alba – è quella in cui ci è dato di vivere: la città degli sfratti, delle privatizzazioni e del lavoro sottopagato, la città in cui la miseria ha un altro nome: il “degrado”.

Potere al popolo! alle prossime elezioni amministrative vuole semplicemente dare voce alla città invisibile, quella di cui facciamo parte e che incontriamo tutti i giorni nella nostra attività di base.

Daremo voce a chi nella città vetrina ci lavora, ai commessi, ai camerieri, ai riders, ai lavoratori della cultura, a chi negli ultimi vent’anni, a suon di leggi precarizzanti e di evasione contrattuale, ha visto peggiorare le proprie condizioni di lavoro, spesso con l’avallo del Comune, come nel caso di Eataly. L’amministrazione comunale può e deve diventare un osservatorio sulle condizioni di lavoro che si vivono nel proprio territorio, e può intervenire penalizzando – ad esempio nella concessione del suolo pubblico – quelle attività che evadono sistematicamente i contratti collettivi.

Daremo voce ai lavoratori della pubblica amministrazione, in particolare quelli degli appalti, che negli ultimi vent’anni, mentre la gestione privata dei servizi è dilagata, hanno visto peggiorare, di gara in gara, le loro condizioni di lavoro. Pensiamo che l’esternalizzazione dei servizi, sospinta e utilizzata tanto da questa quanto dalle precedenti amministrazioni, vada limitata al massimo e regolamentata per garantire sempre e comunque i diritti dei lavoratori.

Daremo voce a chi non riesce ad arrivare a fine mese ed a pagare affitti sempre più esorbitanti. In una città con 130 sfratti al mese, con 2500 famiglie in attesa di casa popolare e con affitti in crescita vertiginosa da più di tre anni, non è possibile che il comune, da un lato, svenda case popolari ed edifici pubblici ai privati (come avvenuto nel caso dello Student Hotel o delle case popolari di Via dei Pepi), e dall’altro si appoggi solo sulle strutture di emergenza (costose e frustranti), reprimendo i senza tetto e sgomberando le occupazioni abitative. L’unica soluzione è l’auto-recupero degli edifici pubblici abbandonati e la requisizione delle grandi proprietà speculative (come già fece La Pira), per farne delle case popolari per tutti/e, “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, tanto in periferia quanto nel centro storico!

Daremo voce agli utenti dei servizi, dagli studenti che lottano per investimenti seri nell’edilizia scolastica, ai genitori che non hanno asili dove mandare i propri figli, a chi ogni mattina aspetta un autobus che non si sa se passerà. Siamo – aggiungono Miriam amato e Lorenzo Alba – per la ripubblicizzazione dei servizi e per la possibilità dei comitati degli utenti di esprimere un parere vincolante sul loro funzionamento, ossia sull’utilizzazione dei fondi pubblici, come dovrebbe essere garantito in una vera democrazia. Siamo perché il Comune di Firenze si unisca ad altri enti locali, ed ingaggi una vera battaglia per un finanziamento adeguato dei Comuni, che sono i primi erogatori di servizi al cittadino, contro gli assurdi limiti di spesa introdotti dal Patto di Stabilità prima e dal Pareggio di bilancio poi. Siamo per garantire una vera tutela e diritti di cittadinanza reali ai migranti che giungono sul nostro territorio, aprendo uno sportello per quartiere, con turni lunghi che tengano conto delle condizioni reali di vita dei/delle migranti, istituendo una banca dati unificata tra questura e comune che eviti i classici ingolfamenti delle pratiche amministrative, demandando agli sportelli comunali l’accesso alle pratiche di stipula e rinnovo dei permessi. Siamo infine per il controllo da parte dei cittadini delle condizioni che si vivono all’interno dei Cas, e perché il Comune intervenga contro le assurde restrizioni introdotte dal prefetto Lega.

Daremo infine una voce a chi subisce la devastazione del territorio e la cementificazione selvaggia portata avanti da immobiliaristi e speculatori, a chi lotta contro l’assurdo progetto di sotto-attraversamento Tav, l’inceneritore di Case Passerini o il nuovo aeroporto, e che invece vorrebbe pesare nelle decisioni, trasferendo quelle risorse nel miglioramento dei servizi pubblici del nostro territorio, a partire dal miglioramento della raccolta rifiuti, con l’introduzione del porta a porta; dall’attuazione di una vera strategia “rifiuti zero”; e da un piano di mobilità cittadino che punti, più che su singole opere faraoniche e altamente impattanti – come è stata nei fatti questa tramvia –, ad una pianificazione partecipata dei trasporti urbani.

La nostra Assemblea territoriale – concludono Miriam Amato e Lorenzo Alba di Potere al popolo – ha deciso per la presentazione alle elezioni amministrative del 2019 di una lista di Potere al Popolo! Non c’è nessun’altra alternativa a chi in questi anni con una mano ha privatizzato, lasciando in mano ad affaristi e immobiliaristi il governo delle nostre città, e dall’altra, a livello nazionale ed europeo, ha concorso all’approvazione di leggi e direttive che hanno letteralmente strozzato i Comuni, che si professasse di centro-sinistra o di centro-destra.

Il nostro programma e la nostra lista saranno elaborati a partire dalle nostre attività sociali e dall’incontro con i comitati, i lavoratori, le associazioni e quei pezzi della città invisibile che lottano costantemente per renderla un posto vivibile per tutti.

Entro la prima settimana di febbraio presenteremo alla cittadinanza il nostro programma e i/le nostri/e candidati/e”. (s.spa.)

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