Mirco Rufilli (PD): “Genova 20 anni dopo”

“Era il 19 luglio. Come oggi, 20 anni fa, quando iniziava il G8, la riunione dei Capi di Governo dei maggiori Paesi industrializzati per parlare, a Genova, delle sorti del Mondo. È sempre oggi il giorno in cui iniziarono le proteste di chi credeva e chiedeva che la globalizzazione venisse governata. Quelli furono, senza dubbio, i giorni più bui della nostra Repubblica. Amnesty International la definì come la più grande sospensione dei diritti umani e democratici dalla Seconda Guerra Mondiale in Europa.
Oggi – ha detto il consigliere del Partito Democratico Mirco Rufilli – è arrivato il momento di guardare a quei giorni con un senso di giustizia, e con un po’ di distacco urlare la verità. Perché non possiamo non ricordare come in quei giorni ci furono abusi di potere, ingiustizie, pestaggi, depistaggi. E questo va ricordato per le vittime di quelle brutalità e lo dobbiamo per la verità perché oggi quella verità è confermata dai tribunali italiani e dalla Corte europea dei Diritti dell’uomo che ha condannato l’Italia per le torture che ci furono alla caserma di Bolzaneto.
Parlare di Genova oggi, a distanza di 20 anni – prosegue Mirco Rufilli – non può e non deve essere divisivo, non deve vederci contrapposti perché l’idea di quello che fu un errore e un orrore oggi non è più un punto di vista, è la verità.
A Genova arrivarono attivisti di ogni bandiera e colore, sindacalisti, movimenti cattolici, migranti, centri sociali, studenti e professori, intellettuali. Tutti uniti con obiettivi chiari e contenuti politici veri che furono oscurati dalle violenze di quei giorni ma che portavano all’attenzione del G8 i problemi che, secondo loro, secondo noi e secondo me, sarebbero stati una mannaia sul collo del futuro.
Ed il futuro è oggi: un neo liberalismo sfrenato, riscaldamento globale, disuguaglianza sociale sempre più netta, l’aumento dell’ingiustizia sociale.
Nel 2001 il 20% della popolazione mondiale possedeva l’80% della ricchezza mondiale, oggi è il 12% della popolazione a possederne l’85%. Quindi oggi non può essere e
Non deve essere solo il giorno del ricordo.
Ma deve essere il giorno di ribadire quei concetti. Di ribadire che le disuguaglianze e la globalizzazione chiedono di essere governate. Dobbiamo lavorare, tutti insieme, per rimarcare quei valori e quei temi che vennero portati a Genova. L’anno prossimo saranno i 20 anni dal Social Forum a Firenze. Un milioni di persone si riversarono in città chiedendo “ un altro mondo è possibile” bene, oggi chiediamo che “un altro mondo è necessario” ce lo chiedono anche i giovani di oggi distanza di 20 anni:
Un altro mondo – ha concluso il consigliere PD Mirco Rufilli – è necessario”. (s.spa.)

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