Mirco Rufilli (PD): “Appello al Governo: la musica dal vivo è allo stremo”

“Mentre oggi il CTS si esprimerà su teatri e cinema, per la musica dal vivo ancora nessuna certezza. Ma è arrivato il momento di sollecitare una presa di posizione chiara e risolutiva per la sopravvivenza e il rilancio del settore della musica live del nostro paese.
È questo – ha detto il consigliere del Partito Democratico Mirco Rufilli – l’appello al presidente del Consiglio Mario Draghi e ai ministri della cultura Franceschini, della salute Speranza, dello sviluppo economico Giorgetti e del lavoro Orlando che arriva forte e chiaro, ancora una volta, da tutto il comparto associativo e lavorativo del mondo dello spettacolo.
E gli appelli arrivano da più parte, Da Mogol di Siae che ha dichiarato: “ristoranti, bar e molte altre attività hanno ripreso quasi a pieno regime. Circa il 70% dei cittadini ha completato il ciclo vaccinale e il pass costituisce un altro presidio importante a tutela della salute; moltissimi artisti si sono schierati in favore della campagna vaccinale. Peraltro, molte discoteche e locali – continua Mogol – stanno finendo nelle mani della malavita organizzata, con l’evidente possibilità di trasformarsi così in potenziali presidi di malaffare e di spaccio, per questo rivolgiamo un appello al presidente del Consiglio e al ministro della cultura”.
Dall’altra parte, insieme nella comune battaglia, Assomusica insieme alle più grandi realtà di organizzazione e produzione di spettacoli che ribadiscono come altri paesi: Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Inghilterra, Olanda, Stati Uniti e Svizzera abbiano già completamente aperto e altri come Irlanda, Portogallo e Svezia abbiano già fissato la data di riapertura tornando così alla situazione di normalità precovid.
Da queste voci arriva la richiesta di un protocollo condiviso sulle norme di sicurezza per ripartire e si propone:
- ingressi agli spettacoli dal vivo solo con Greenpass
- mascherine obbligatorie con controllo delle temperature per gli show al chiuso.
E viene chiesto:
il 100% delle capienza e, soprattutto, che sia fissata una data certa di ripartenza attraverso un piano condiviso da formalizzarsi entro il 31 ottobre.
Ribadisco che queste sono le condizioni essenziali – ha aggiunto Mirco Rufilli – affinché anche la stagione 2022 non venga irrimediabilmente compromessa come quella scorsa.
Voglio ricordare che l’industria della cultura, prima della pandemia, era la terza del Paese e dava lavoro complessivamente a più di 1,5 milioni di persone, il 40% di quali Under 35 e Firenze fa tutt’oggi la sua parte con un indotto artistico culturale e lavorativo importantissimo.
È arrivato così il momento di far ripartire in sicurezza la musica dal vivo, lo chiedo da questo Consiglio comunale – ha concluso il consigliere PD Mirco Rufilli – perché questa voce possa arrivare a chi si troverà a decidere nei prossimi giorni come poterlo fare”. (s.spa.)

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