Migranti, Bieber (PD): "Perplessità sulle circolari del Prefetto, dubbi non solo giuridici ma anche per il freno all'integrazione nella società"

"E col decreto Salvini a rischio migliaia di permessi di soggiorno con notevoli rischi per la sicurezza"

Nel corso di un question time nel consiglio comunale di oggi, il consigliere PD Leonardo Bieber ha interrogato l'assessore al welfare Sara Funaro sugli effetti delle circolari del prefetto su orari di rientro dei migranti ospitati nei centri di accoglienza, sul controllo della corrispondenza loro diretta e sulla provenienza delle bici utilizzate.

"Tutte azioni che ci paiono in netto contrasto con lo scopo da perseguire per queste persone, l'integrazione e lo sviluppo e che comportano un forte controllo sulla vita privata di uomini e donne che non hanno commesso alcun reato e che godono pienamente dei diritti sanciti dalla nostra Carta Costituzionale. Le misure di accoglienza infatti devono essere modulate per garantire l’inserimento e non l’isolamento dei migranti nel tessuto sociale: con l’obbligo generalizzato di rientro alle 20 o quello di controllo sulla corrispondenza in assenza di provvedimenti dell’autorità giudiziaria, oltre profili di illegittimità di creano forti problemi organizzativi per coloro che gestiscono i centri di accoglienza (visto che non sono vigili o pubblici ufficiali) o dubbi di carattere etico o morale per scelte che sembrano avere più a fondamento una scelta politica e sottendere quasi ad un pregiudizio di carattere culturale volto all’intolleranza.”

"Preoccupano anche le conseguenze che deriveranno dal cosiddetto decreto Salvini sull'immigrazione – ha aggiunto il consigliere dem –. Proprio oggi in Regione c'è stato un incontro cui ha partecipato l'assessore Funaro; si stima al riguardo che degli 11.058 migranti accolti in Toscana (9.208 nei CAS e 1.850 nei SPRAR), dai 3 ai 5mila rischiano di restare senza permesso di soggiorno. Col risultato che quello che ad oggi è un problema  di integrazione si possa poi trasformare in un problema di sicurezza e di ordine pubblico, in barba ai tanti proclami del ministro". (fdr)

Scroll to top of the page