Mercafir, Fratelli d'Italia: "Consiglio comunale aperto a Novoli per discutere il futuro del mercato"

Draghi e Cellai: "Ripubblicizzazione strada in salita, il Comune fin qui è mancato ai suoi doveri"

"Il 5 luglio col senatore Patrizio La Pietra abbiamo ascoltato le ragioni di commercianti e grossisti del mercato ortofrutticolo. Mi fanno sorridere le dichiarazioni del sindaco che ho letto sui quotidiani oggi: dove pensano di trovare adesso i soldi per liquidare il privato come annunciato da Nardella? Fallito sul nascere il grandioso progetto dello stadio a Novoli, che avrebbe portato un risanamento anche al mercato, restano i problemi quotidiani di una struttura obsoleta e malconcia. E adesso che fa il Comune, si ricompra tutte le partecipate? Non avevano i soldi per star dietro all'aumento di capitale e adesso si riprendono tutto? Quelle di Nardella e Gianassi sembrano solo sparate a favore di telecamere". Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi, che dopo il sopralluogo del 5 luglio scorso ha chiesto di convocare nelle commissioni competenti il Presidente di AGOFI, l'associazione che riunisce i grossisti di frutta e verdura.


"Subito un consiglio comunale straordinario e aperto alla Mercafir - aggiunge il consigliere Jacopo Cellai -. E’ bene che tutti vedano la realtà attuale del mercato dopo anni e anni di progetti e promesse di riqualificazione mai realizzati. E ascoltare prima di tutto i soci e gli operatori sulle proposte in campo, dalla ricapitalizzazione proposta dal socio privato alla improvvisa svolta interamente pubblica lanciata da Nardella. Non è un mercato che riguarda solo Firenze ed è opportuna la partecipazione delle rappresentanze politiche regionali e nazionali".


"Alla luce delle dichiarazioni di Nardella è il momento di mettere il Comune di fronte alle sue responsabilità. Non vuoi soci privati? Bene, investi e definisci il futuro della struttura. La proposta di un consiglio comunale aperto di Cellai è un'ottima idea; è arrivato il momento di scoprire tutte le carte in tavola" conclude Draghi. (fdr)

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