Manifattura Tabacchi, Amato e Grassi: "Usare come riferimento i residenti piuttosto che la proprietà, per individuare le funzioni necessarie da destinare a quell’area e di coinvolgerli direttamente"

"Perché non si può pianificare solo in base all’esigenza del privato"

Queste le dichiarazioni dei capigruppo di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi e di Potere al Popolo Miriam Amato.

"Scongiurare che si crei nella manifattura tabacchi un oasi che escluda il quartiere nelle sue funzioni, ed è quello che avverrà se si sposta asilo e housing sociale. Asilo al servizio del quartiere e che diventerebbe più difficile da raggiungere senza dover usare l’auto. Il che comporterebbe anche un carico sul traffico nella zona, dove aumenterebbero le auto e ancora una volta ci si ritroverebbe privati di spazi verdi.

Bisogna tenere in considerazione che si parla di costruire housing sociale ed asilo in una zona ad alto rischio idraulico. E che la carenza dei posti auto a Firenze rimane un problema, ma che va risolto in base alle esigenze dei cittadini e alle caratteristiche del territorio nel modo meno impattante possibile.

Si tratta di un quartiere intensamente ed irrimediabilmente cementificato, nel sito che da Ru deve essere destinato a verde pubblico, se si aggiungesse ulteriore carico urbanistico attraverso la costruzione di un fabbricato con due piani interrati di parcheggio e sei piani fuori terra, destinati ad abitazioni, la situazione che verrebbe a crearsi diverrebbe insostenibile.

La zona non può essere ulteriormente gravata da altre cementificazioni, i residenti non possono fare a meno degli spazi che si potrebbero ricavare dalla superficie della ex polveriera". (fdr)

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