Luca Milani (Presidente del Consiglio comunale): “Nasrin Sotoudeh è nuovamente in carcere”

“Il sindaco di Firenze le aveva conferito le Chiavi della Città lo scorso 24 novembre”

“E’ doveroso riportare attraverso questo Consiglio comunale la notizia che l’Avvocato iraniano Nasrin Sotoudeh è nuovamente in carcere; il permesso temporaneo per motivi di salute – ha annunciato il presidente del Consiglio comunale Luca Milani nel corso di una comunicazione – è stato infatti revocato e la Sotoudeh è nuovamente detenuta nella prigione di Qarchack. L’attivista iraniana come sapete è ormai un simbolo internazionale per la lotta alle disuguaglianze, anche recentemente, la mobilitazione internazionale, contro la sentenza del marzo 2019, che ha inflitto a Nasrin Sotoudeh 33 anni di carcere e 148 frustate, per aver semplicemente “fatto il proprio dovere” e cioè difeso le donne che protestavano contro l’obbligo di portare il velo, è stata condivisa dall’Ordine degli Avvocati del Foro, e da alcune associazioni umanitarie di Firenze e recepita dal Consiglio comunale, che insieme al Sindaco Nardella le ha conferito lo scorso 24 novembre le Chiavi della Città di Firenze, anche per rafforzare e sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sulla sistematica violazione dei diritti umani ed in particolare delle donne nella repubblica Iraniana. Oggi è più che mai indispensabile la mobilitazione internazionale. Il nostro conferimento è stato ancora più significativo perché avvenuto alla vigilia della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Inoltre – ha ricordato il presidente Luca Milani – il 30 novembre abbiamo ricordato la promulgazione del codice leopoldino con il quale primo stato al mondo, la Toscana, abolì nel 1789 la pena di morte ed istituito un nuovo regime carcerario. Firenze inoltre è da sempre, città della Pace e del dialogo, attenta ai diritti dell’uomo tanto da poter vantare di avere, o aver avuto, un rapporto speciale con tantissimi protagonisti della lotta per i diritti umani, per la pace, per la libertà, per l’uguaglianza, a partire dal Premio Nobel Nelson Mandela del quale ricordiamo i 7 anni della sua scomparsa avvenuta il 5 dicembre 2013. È naturale accostare la vicenda di Nasrin Sotoudeh a quanto patito e sofferto da Nelson Mandela, condannato a 27 anni di carcere e di quanto lui sia poi riuscito a fare per il suo paese e per l’umanità ecco quindi perché è giusto occuparsi anche di ciò che avviene in Iran – ha concluso il presidente Luca Milani – e in modo particolare alle donne e perché è giusto sostenere l’avvocato Sotoudeh nella sua lotta”. (s.spa.)

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