Lorenzo Masi (MoVimento 5 Stelle): “Sicurezza a Rifredi. Il nostro appello di ascolto delle preoccupazioni dei 15 parroci è stato accolto dall’Amministrazione”

“Non basta la sicurezza, servono progetti di inclusione per i giovani e luoghi di aggregazione”

Non è passato inosservato l’appello che abbiamo rivolto oggi in Consiglio Comunale alla Giunta Nardella di ascolto delle istanze sollevate dai 15 parroci di Rifredi circa la situazione di degrado che avvolge ormai questa zona del quartiere 5.

“Sicurezza, degrado urbano, mancanza di luoghi di aggregazione e maggiore inclusività dei giovani stranieri. Queste sono le criticità che i rappresentanti della Chiesa hanno gridato a gran voce solo alcuni giorni fa” denuncia il consigliere del MoVimento 5 Stelle Lorenzo Masi.

“Sono mesi che chiediamo una maggiore attenzione da parte del Comune nei confronti di quelle zone fuori dal centro storico che più di altre hanno subìto negli ultimi anni dei forti cambiamenti. Rifredi è uno di questi luoghi che, come hanno evidenziato i 15 prelati nella loro lettera, sta vivendo un difficile processo di integrazione di tanti giovani stranieri, mancano esperienze formative e luoghi di aggregazione, perché le piazze stanno diventando sempre più luoghi anonimi e ostili” prosegue il pentastellato.

“Abbiamo chiesto all’Amministrazione una maggiore attenzione sia per quanto riguarda il degrado e la sicurezza ma anche politiche sociali più inclusive. È evidente che quanto è stato fatto finora non è sufficiente, lo chiediamo noi politici, i residenti e adesso anche i rappresentanti della Chiesa”.

“Il Comune ha investito molti soldi in un progetto di educatori di strada che non sta portando i risultati sperati, gli atti vandalici e di violenza giovanile lo dimostrano. Ma anche le strade e le piazze del quartiere 5 sono sempre più sedi di spaccio e furti anziché di socialità. Dove andremo a finire di questo passo?” si domanda Masi.

“L’assessora Albanese ha dichiarato oggi che a breve il Sindaco incontrerà tutti i parroci. Auspichiamo un pieno coinvolgimento di tutti perché i ragazzi e le ragazze del quartiere ci chiedono di vivere in libertà e sicurezza” conclude il consigliere. (s.spa.)

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