L’impresa come sistema vivente, il libro di Mercati alle Oblate

Qual è il rapporto tra un’impresa e il territorio in cui opera? Che responsabilità ha un’azienda verso società e ambiente? La natura e il mondo vegetale non sono solo un bene da preservare, ma anche un modello da studiare per trasformare le imprese. Le società di oggi per essere competitive e attente alla comunità possono infatti ispirarsi a quanto accade nel mondo naturale, all’organizzazione a rete, alla relazione tra le parti. E questo principio, che vale per tutte le aziende, riguarda a maggior ragione le società pubbliche e partecipate, che hanno una vocazione sociale ancor più marcata. È quanto suggerito nel libro “L’impresa come sistema vivente”, edito da Aboca Edizioni e scritto da Massimo Mercati, presidente AFAM Farmacie Comunali di Firenze.

Il volume presenta un nuovo paradigma economico, un’impresa concepita come “comunità tra le comunità”: sarà presentato domani, giovedì 12 maggio, alle ore 18 presso la Biblioteca delle Oblate (Sala Dino Campana). Insieme a Mercati interverranno Federico Gianassi, Assessore al Bilancio e alle Partecipate del Comune di Firenze, e Umberto Tombari, Professore di Diritto Commerciale dell’Università di Firenze.

L’incontro sarà un’occasione per parlare anche del modello della “Società Benefit”, una forma giuridica che permette alle imprese di inserire nel proprio statuto delle finalità di beneficio comune. Le Farmacie Comunali di Firenze, che quest’anno compiono 70 anni, hanno scelto nel 2018 di diventare Società Benefit, prima società a capitale misto pubblico-privato in Europa a compiere questo passaggio.

“La sensibilità verso un nuovo modo di fare impresa, che bilanci gli interessi degli imprenditori con quelli della società e dell’ambiente, si sta indubbiamente affermando” spiega Massimo Mercati. “Il problema è che queste esperienze sono ancora una minoranza. Le Società Benefit, per quanto sempre più diffuse, sono un’eccezione, anche dal punto di vista legislativo. Non basta più la sostenibilità di facciata, capace tutt’al più di compensare i danni creati da una economia sbagliata. Abbiamo bisogno di imprese capaci di apportare un contributo positivo al bene comune”.

"L’opera di Massimo Mercati apre spunti e riflessioni davvero interessanti e innovative” ha detto l’assessore Gianassi. “Massimo Mercati ci coinvolge in una sfida appassionante: come fare impresa valorizzando i principi della sostenibilità e della responsabilità. Non si tratta di un modello teorico ma che già si ritrova nelle esperienze che Aboca e AFAM Farmacie Comunali Firenze stanno riuscendo a realizzare. Nella società che riparte dopo la pandemia e ancora afflitta da contesti e scenari globali davvero complessi il nostro sforzo deve essere orientato a valorizzare il ruolo dell’impresa non solo come motore non solo economico ma anche culturale e sociale della società”

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