Lettera Fink, è necessaria una reazione da parte delle istituzioni

La capogruppo Dardano: “Laddove non è arrivata la politica è arrivata la società civile, non c’è spazio per chi lascia spargere odio in Consiglio comunale”

“Abbiamo criticato fortemente in Consiglio comunale l’iniziativa presa in solitaria dal presidente del Consiglio comunale per l’organizzazione del convegno di sabato scorso sul Medio Oriente. Sono questioni che conosciamo bene, e che non permettono facilonerie. Il momento attuale poi, dopo gli attentati del 7 ottobre, è ancora più tragico e richiederebbe la massima prudenza, non certo di lasciare il palco del Salone dei 500 ad una serie di relatori a senso unico contro Israele. Non è così che si può coltivare la pace: così si soffia sui venti di guerra. E ci piacerebbe che la candidata Sindaco Sara Funaro, di religione ebraica, si distinguesse dalle posizioni del presidente del Consiglio sostenuto dal suo partito.

Ma dove non è arrivata la politica, complice un PD schiacciato a difesa di Milani a costo di balbettare generici richiami alla pace e all’antirazzismo prescindendo dai fatti avvenuti, è arrivata la società civile. E la lettera del presidente della Comunità Ebraica Enrico Fink è in questo senso definitiva.

Quel convegno ha offeso un’intera comunità della città: non può essere questo il compito di un presidente del Consiglio comunale. Per questo chiediamo che il presidente Milani rassegni subito le proprie dimissioni”.

Lo dichiara la capogruppo di Italia Viva Mimma Dardano

(fdr)

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